Sara Ruschi, Brunetta Ridolfi, Alessandra Vicentini, Melina Marino, Pierpaola Romano e Giulia Tramontano sono solo alcune delle 45 donne che, nei primi sei mesi dell’anno, sono state uccise da mariti, ex, fidanzati, familiari o conoscenti. A loro e a tutte le donne vittime di offese, ricatti, aggressioni o minacce è dedicata la mostra fotografica “LIBERE DALLA VIOLENZA”, in esposizione dal 07 al 12 giugno presso la Galleria del Teatro Curci di Barletta.
La mostra, inaugurata nella serata di ieri, è stata ideata ed organizzata dall’equipe del Centro Antiviolenza “Osservatorio Giulia e Rossella”. L’allestimento è a cura delle ragazze e dei ragazzi del C.A.Gi, il Centro Aperto Polivalente per Minori del Comune di Barletta.
Il progetto fotografico comprende diverse fotografie, ognuna accompagnata da un hashtag, che indagano le varie forme in cui la violenza sulle donne può manifestarsi, la solitudine e il senso di colpa che affliggono le vittime, ma anche il coraggio di chiedere aiuto e di tornare ad essere libere.
A prestare il proprio volto per gli scatti fotografici sono state le ragazze del centro artistico formativo “Spazio Danza”, diretto da Angela Dimiccoli, e Christian Binetti, che ha condotto la serata inaugurale della mostra.
“L’obiettivo dell’esposizione – spiega Antonia Filannino, assistente sociale dell’Osservatorio Giulia e Rossella – è stato quello di ricostruire il percorso di fuoriuscita dalla violenza per le tante donne che decidono di darci la loro fiducia. Abbiamo scelto di dedicare il primo pannello fotografico ai #Pregiudiziculturali: molte volte le brutte notizie di femminicidio vengono raccontate attraverso l’uso di termini come malato, psicopatico o troppo geloso ma, in realtà, la violenza nei confronti delle donne non ha mai alibi. È solo il frutto di una cultura patriarcale che anima gli uomini che agiscono con violenza, nella convinzione che le donne siano solo degli oggetti da gestire”.
“Dopodiché – continua – troviamo gli scatti che mostrano la violenza fisica, psicologica, economica, verbale, lo stalking, le molestie sessuali e il revenge porn che sempre più donne subiscono. Cerchiamo di comunicare anche gli esiti di queste violenze. Le donne si sentono in colpa, isolate, non credono più in sé stesse. Ed ecco che poi c’è l’input positivo di chiamare il 1522, di chiamare i Centri Antiviolenza e di iniziare il percorso che le condurrà alla libertà che meritano”.
La mostra, patrocinata dal comune di Barletta, rientra nel più ampio programma di informazione e sensibilizzazione sulla violenza di genere che l’Osservatorio Giulia e Rossella promuove sul nostro territorio. “Il nostro Centro – racconta la presidentessa Tina Arbues – è nato nel 1995 per volontà di un gruppo di donne ed è stato uno dei primi Centri Antiviolenza in tutta la Puglia, forse in tutto il meridione. Tante sono le donne che si rivolgono a noi per problemi famigliari in quanto quasi tutti i problemi di natura violenta arrivano proprio dalla famiglia. L’equipe dell’Osservatorio opera come un vero e proprio pronto soccorso: interviene immediatamente per garantire loro ascolto, assistenza e supporto. Oltre a fornire un aiuto immediato alle donne vittime di violenza, per noi è fondamentale cercare di cambiare la cultura patriarcale che permea la nostra società, dalla televisione ai semplici modi di dire che nascondono tanti messaggi negativi nei confronti delle donne. Spero che questa mostra, della quale siamo molto orgogliose, rappresenti un importante momento culturale ed inviti ognuno di noi a riflettere sui propri comportamenti.”
All’inaugurazione della mostra hanno presenziato anche il Vice Ispettore del Commissariato di Polizia di Barletta Leonardo Madera, la Viceprefetto Dott.ssa Costanza Panella, il Capitano dell’Arma dei Carabinieri Nastassia Magno, l’Assessora ai Servizi Sociali Avv.ta Rosaria Mirabello, l’Assessora alle Pari Opportunità Anna Maria Scommegna, il Presidente della Commissione Consiliare permanente della Cultura e della Pubblica Istruzione Avv. Ruggiero Fiorella, la Consigliera Pari Oppurtunità della provincia Bat Dott.ssa Federica Cuna e l’Esponente della Rete delle Associazioni del Comune di Barletta Giuseppe Di Bari.
A concludere la serata un’emozionante coreografia eseguita dalle giovani danzatrici di “Spazio Danza”.