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Morte Berlusconi, sen. Damiani (FI): “Statista che ha segnato 30 anni di economia e politica”

Una riflessione del parlamentare barlettano sul leader del suo partito, venuto a mancare il 12 giugno 2023

“Dopo il dolore e il silenzio, si fanno spazio oggi tanti ricordi della straordinaria avventura che è stata la sua esistenza. Impossibile racchiudere in poche frasi ciò che il nostro Presidente Silvio Berlusconi ha rappresentato per 40 anni nella vita economica e politica italiana”. Così il senatore barlettano di Forza Italia, Dario Damiani, in una riflessione all’indomani della scomparsa del fondatore e leader del partito azzurro, Silvio Berlusconi. “Certamente un unicum, per quantità e qualità del contributo dato all’innovazione e alla crescita del Paese che amava. Le innumerevoli testimonianze di affetto nei suoi confronti lo confermano: tutto il mondo in queste ore riconosce a Silvio Berlusconi una grandezza impareggiabile come imprenditore prima e statista poi – commenta Damiani – Sempre fedele al suo credo liberale, centrato sui diritti e le libertà della persona e sul valore del lavoro come strumento di dignità e affermazione personale e sociale, ha saputo imprimere ad ogni suo progetto un’energia straordinaria, capace di trasformare ogni sogno in realtà.

Innovatore visionario, anticipatore e lungimirante: così è stato nei suoi primi anni di attività con le TV private, che hanno rivoluzionato il settore della comunicazione in Italia; così è stato nell’edilizia, dove ha anticipato i temi della sostenibilità ambientale dei quartieri delle grandi città; così in politica dove, padre del centrodestra, grazie a lui il nostro Paese ha conosciuto la democrazia dell’alternanza tra due schieramenti, sul modello delle democrazie occidentali più evolute. Un sognatore con gli occhi ben aperti il nostro Presidente, con una visione di lungo termine in ogni sua iniziativa. Se “un politico guarda alle prossime elezioni, mentre uno statista guarda alla prossima generazione”, Silvio Berlusconi è stato lo statista italiano che ha segnato in maniera più incisiva gli ultimi 30 anni della politica nazionale e internazionale. 

Tutto il Paese riconosce i suoi meriti in queste ore, anche chi lo ha avversato per ragioni politiche o personali. Ci rincuora, infine, che la vita gli abbia concesso anche il tempo del ritorno nell’Aula del Senato, dove appena pochi mesi fa tutti gli avevano tributato un lungo applauso. Per chi come me ha avuto il privilegio e l’onore della sua stima personale, nessuna riconoscenza sarà mai sufficiente a ringraziare l’uomo e il mentore. I suoi insegnamenti di libertà, lealtà, impegno per il Paese sono l’eredità che custodirò come il più prezioso dei doni. Buon viaggio, Presidente”.
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