Maturità 2023, scattata l’ora X. Alle 8:30 di oggi, 21 giugno, sono stati aperti i plichi del Ministero dell’Istruzione contenenti le tracce per la prova di italiano, la prima dei due scritti con cui i maturandi dovranno cimentarsi per conseguire il diploma.
Ai nastri di partenza per l’esame più simbolico della vita di ogni studente, lo spartiacque tra adolescenza e vita adulta, ci sono quest’anno circa 536 mila ragazzi. La durata complessiva della prova di italiano è di 6 ore; ma si potrà uscire da scuola, una volta consegnato il proprio elaborato, già dopo tre ore.
Alle ore 8:30, puntuale, il ministro Valditara ha dato lettura in diretta televisiva del codice che ogni scuola ha utilizzato per aprire il file contenente le sette tracce dei temi di italiano.
Prime indiscrezioni: per l’analisi del testo “Alla nuova luna” di Salvatore Quasimodo per il testo poetico, che invita alla riflessione sul progresso scientifico e la responsabilità degli scienziati, e Alberto Moravia per il testo in prosa, con un brano tratto da “Gli Indifferenti”. Tra le tracce poi un brano di Federico Chabod, storico e politico. Anche una traccia sul libro-testamento di Piero Angela, e un testo di Marco Belpoliti “Elogio dell’attesa nell’era di Whatsapp”.
SALVATORE QUASIMODO, Alla nuova luna.
In principio Dio creò il cielo
e la terra, poi nel suo giorno
esatto mise i luminari in cielo
e al settimo giorno si riposò.
Dopo miliardi di anni l’uomo,
fatto a sua immagine e somiglianza,
senza mai riposare, con la sua
intelligenza laica,
senza timore, nel cielo sereno
d’una notte d’ottobre,
mise altri luminari uguali
a quelli che giravano
dalla creazione del mondo. Amen.
Analisi del testo (tipologia A): “Alla nuova luna” di Salvatore Quasimodo e Alberto Moravia con un brano tratto da “Gli Indifferenti”
Testo argomentativo (tipologia B): Federico Chabod, “L’idea di Nazione” – Piero Angela, “Dieci cose che ho imparato” – Oriana Fallaci, “Intervista con la storia”
Tema di attualità (tipologia C): Lettera aperta al Ministro Bianchi sull’esame di Maturità e Marco Belpoliti con “Elogio dell’attesa nell’era di Whatsapp”