La sera del 12 marzo 2024 sarà impressa per sempre nella memoria del Comitato di zona 167. Una splendida serata, in un teatro Curci gremito, ad ascoltare la testimonianza dell’agente di scorta sopravvissuto alla strage di Capaci in cui morirono Giovanni Falcone, sua moglie e tre agenti.
Il racconto di un uomo dello Stato che per un profondo senso civico, attaccamento ai valori di giustizia e verità ha rischiato la propria vita accanto ad un uomo simbolo come Giovanni Falcone che Angelo Corbo ha definito come il suo mito, raccontando i giorni che hanno preceduto la strage e soprattutto quelli successivi.
Angelo è un uomo limpido e soprattutto coraggioso. Un coraggio mostrato durante la serata raccontando la sua traumatica esperienza, ma soprattutto affermando con autentica fermezza di essere stato lasciato solo da chi doveva tutelarlo maggiormente al pari di Giovanni Falcone le cui sorti, a suo dire, sono state condizionate da un certo distacco da parte delle gerarchie più elevate.
Il coraggio di un uomo si manifesta quando non è capace di adulare, di incarnare ipocrisia istituzionale e Angelo Corbo ne è stato un plastico esempio a fine serata, quando, tra lo stupore di un teatro gremito, ha visto le cariche istituzionali lasciare anzitempo la platea, mentre un esponente dell’amministrazione cercava goffamente di confutare la tesi di Angelo, il quale in conclusione esclamava : “stamattina con gli studenti è stato bellissimo”.
Il Comitato della zona 167 ha avvertito vicinanza ad Angelo al quale ci lega l’analogo sentimento di attaccamento a valori che riteniamo inemendabili e che spesso ci espongono all’analogo atteggiamento di sufficienza da parte delle istituzioni.
Attraverso queste colonne vogliamo esprimere un ringraziamento ad Angelo per la bellissima testimonianza che ha voluto offrire alla città e soprattutto solidarietà per l’amaro epilogo della serata a cui i tantissimi cittadini di Barletta hanno assistito basiti.
Il Comitato di quartiere zona 167