Una tradizione nata nel 1943 che resiste salda nel tempo e che oggi, a Barletta, è più viva che mai. Come ogni 25 luglio, anche quest’anno, il consueto appuntamento con “la Pastasciutta Antifascista” si è rivelato un successo, confermato da una grande (e per certi versi inaspettata) partecipazione di pubblico.
Ieri sera, nel suggestivo scenario di Piazza Pescheria a Barletta, in tantissimi si sono riuniti “a tavola” per ricordare un momento di straordinaria importanza storica ma anche per rinnovare l’impegno antifascista ed impegnarsi attivamente nel presente.
Era il 25 luglio di 81 anni fa quando, nel giorno della caduta e dell’arresto di Mussolini, a Campegine in provincia di Reggio Emilia, i fratelli Cervi decisero di festeggiare la destituzione del duce offrendo chili di pastasciutta a tutti gli abitanti del paese. Dietro quel piatto, preparato in un clima di gioia e speranza, vi era l’assaggio di una libertà tanto sognata e che sarebbe poi arrivata quasi due anni più tardi con la fine del conflitto mondiale. Da allora, nel 25esimo giorno di luglio, in migliaia di piazze italiane si celebra questa ricorrenza, divenuta quasi una seconda festa della Liberazione dal regime.
Ad organizzare la “Pastasciutta Antifascista” nella città della Disfida l’ANPI BAT, in collaborazione con l’Ambulatorio popolare di Barletta e il Winebar bistrot “A suon di vino”.
L’edizione di quest’anno, alla quale hanno preso parte ben diciassette sigle di partiti, associazioni e sindacati, si è incentrata sulla difesa della Costituzione Italiana nata dall’antifascismo e dalla Resistenza. Numerosi sono stati gli interventi delle personalità presenti.
Il presidente dell’ANPI BAT, Antonello Rustico ha sottolineato l’importanza di quest’iniziativa per mantenere viva la memoria storica: “Il senso di questa serata è capire che il fascismo è stata una cosa molto brutta, è un peccato che l’Italia si porta dietro e nella sua coscienza” – ha dichiarato.
Anche il magistrato e scrittore Roberto Oliveri del Castillo è intervenuto sull’importanza di tutelare la nostra Carta fondamentale: “La Costituzione è la base della convivenza civile e ha necessità di essere difesa da interventi poco attenti e poco opportuni che rischiano di incrinarne gli equilibri.”
Non solo commemorazione storica ma anche impegno civico: nel corso della serata è stata organizzata una raccolta firme per la richiesta di Referendum abrogativo della legge sull’autonomia differenziata. Tanti i cittadini che hanno scelto di sottoscrivere la petizione. “Il paese non crescerà se non insieme”, ha dichiarato Monsignor Giovanni Ricchiuti, Presidente nazionale Pax Christi, citando la Conferenza Episcopale Italiana.
Tanti anche i momenti di convivialità e condivisione. I partecipanti hanno potuto gustare la “pastasciutta” in un clima di festa, accompagnati dalla musica dal vivo.