Ha avuto inizio nella mattinata di oggi il “South Italy International Film Festival”, il festival di cortometraggi destinato a giovani produzioni indipendenti organizzato dall’associazione culturale “Artinte” e giunto quest’anno alla sua seconda edizione.
Cinque giorni, dal 17 al 21 maggio, ricchi di appuntamenti che si terranno presso la sala “V.Palumbieri” e la sala Conferenze all’interno del Castello di Barletta.
A inaugurare la prima giornata, questa mattina, la proiezione di “Sudditalia”, un documentario scritto e diretto da Adamo Mastrangelo e prodotto da Giuseppe Memeo.
Il film, presentato fuori concorso, approfondisce il tema della “questione meridionale” attraverso le testimonianze di chi ha deciso di lasciare il Mezzogiorno e trasferirsi al Nord in cerca di occupazione ed opportunità.
Negli ultimi dieci anni sono state circa un milione e 140 mila le persone che hanno scelto di andar via dal Sud: si tratta soprattutto di giovani laureati o altamente qualificati che sono stati costretti a rinunciare alle proprie radici in cambio di un futuro più certo, ma lontano dal loro paese d’origine.
La disoccupazione, il precariato, la mal retribuzione, la mancanza di risorse e di investimenti nel Sud del Paese non fanno altro che accrescere il fenomeno della migrazione verso il Nord.
“Sudditalia” racconta le emozioni contrastanti di chi, pur amando la propria terra, ha dovuto abbandonarla per inseguire i propri obiettivi e trovare opportunità lavorative adeguate altrove. Ma racconta anche le difficoltà e il coraggio di chi ha scelto di restare e di chi, dopo aver vissuto lontano dal Sud, ha deciso di farvi ritorno.
Felice Lenoci, artista e imprenditore musicale, è uno dei protagonisti del documentario “Sudditalia”.
Dopo una serie di esperienze in giro per l’Italia ha scelto di tornare a vivere in Puglia, di credere nel Mezzogiorno e di contribuire al suo miglioramento: “Dopo aver conseguito una laurea in Economia e un master specialistico in Music Business a Roma, – ci racconta – ho lavorato per quattro anni a Milano presso l’etichetta discografica Sony Music. Qui ho avuto l’opportunità di conoscere a fondo il mondo della musica e le sue concrete dinamiche. A seguito della pandemia sono tornato in Puglia ed ho iniziato ad intravedere delle opportunità progettuali e di business, soprattutto nell’ambito musicale, che mi hanno spinto a credere che la mia regione possa avere delle buone possibilità, possa essere una nuova frontiera della musica italiana.”
La mattinata è poi proseguita con la presentazione di cinque cortometraggi. Gli studenti della Scuola di Cinema dell’Accademia di Belle Arti di Foggia e del Liceo Scientifico Carlo Cafiero hanno assistito alla proiezione e hanno scelto il cortometraggio vincitore del premio dei “Due Mari”.
Il premio nasce dalla collaborazione con il Mediterraneo Festival Corto e con il suo direttore artistico Francesco Presta. “Si tratta di un premio realizzato dall’artista Davide Cosimo Degni con materiali di riciclo. Raffigura due delfini che si intrecciano e che simboleggiano i due mari, il Mar Adriatico e il Mar Tirreno che bagnano rispettivamente la città di Barletta e la Riviera dei Cedri, sede del Mediterraneo Festival Corto. È un premio pensato proprio per celebrare l’incontro e il legame tra questi due festival cinematografici del Sud”, spiegano Giuseppe Arcieri, fondatore e direttore artistico del South Italy, e Michele Piazzolla, project manager e co organizzatore del Festival.
Nel pomeriggio la presentazione dei cortometraggi realizzati dagli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Foggia e la proiezione di “Vertical Man”, un lungometraggio prodotto e diretto da Roberto Moretto che racconta la storia di un commerciante foggiano che si ribella alla mafia.
La prima delle cinque giornate del “South Italy International Film Festival” si concluderà questa sera con una cerimonia inaugurale e con la partecipazione dei registi Daniele Cascella e Marco Spagnoli, vincitore del Nastro d’Argento 2023, e dello scenografo Luciano Calosso.