Un’altra giornata, un altro albero crollato. Questa volta il protagonista dell’ennesimo episodio di “auto-demolizione verde” è un albero di via Petrarca, che, senza preavviso, ha deciso di abbandonare la sua stanca esistenza e schiantarsi al suolo. Nonostante la fortuna che ha evitato l’ennesima tragedia, ci si chiede: quanto ancora dovremo affidarci al caso per evitare vittime?
Come Comitato della Zona 167, ci uniamo al coro (ormai stanco) dei cittadini che da anni segnalano lo stato di abbandono del verde pubblico. Le nostre richieste sono sempre le stesse: manutenzione ordinaria, messa in sicurezza e un minimo di rispetto per chi vive in questa città. Eppure, sembra che per questa amministrazione la manutenzione del verde sia paragonabile a una leggenda metropolitana: tutti ne parlano, ma nessuno l’ha mai vista.
L’albero caduto in via Petrarca non è un caso isolato, ma l’ennesima dimostrazione di come il verde urbano a Barletta venga trattato. Abbiamo la marcata impressione che il verde costituisca più un costo da tagliare piuttosto che un investimento per il futuro. Potremmo parlare di incuria, ma sarebbe riduttivo. Qui si tratta di totale menefreghismo, di scelte politiche che preferiscono investire in opere di facciata piuttosto che nella sicurezza quotidiana dei cittadini.
Non è la prima volta che segnaliamo il problema. Oltre ai furti e ai danneggiamenti, dobbiamo fare attenzione anche a dove parcheggiamo le auto o camminiamo per evitare che ci cada un ramo in testa. La risposta dell’amministrazione? Silenzio assordante e passerelle mediatiche.
Ci chiediamo: cosa stanno aspettando? Una tragedia che finalmente riempia i titoli dei giornali nazionali? Forse solo allora qualcuno si degnerà di intervenire. Nel frattempo, noi cittadini continuiamo a vivere nel terrore, schivando alberi e sopportando il degrado.
Chiediamo con forza che il Comune metta finalmente in atto un piano serio di manutenzione del verde pubblico, coinvolgendo esperti e prevedendo verifiche periodiche dello stato di salute degli alberi. Non accettiamo più scuse, non tolleriamo più ritardi. Ogni giorno perso potrebbe essere il giorno in cui accadrà l’irreparabile.
Comitato di quartiere Zona 167