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Aliquote Imu, Rociola: “Aumenti a Barletta, avremo servizi migliori?”

"In Consiglio Comunale il provvedimento è stato difeso, con qualche distinguo di apparenza, giustificandolo come un aumento irrisorio di pochi euro" scrive Rociola

“A poche ore dal primo Consiglio Comunale reduce dallo scossone e fibrillazioni malcelate dalla maggioranza di governo cittadino, lascia il segno l’approvazione della proposta n°137 circa l’applicazione delle aliquote per l’anno 2024 Imposta Municipale Propria (I.M.U.). Anche il Comune di Barletta come gli altri Comuni ha dovuto prendere atto degli importanti cambiamenti derivanti dall’entrata in vigore del Decreto del MEF datato 7 luglio 2023, attraverso il quale è stato ufficialmente attuato l’articolo 1 del comma 756 della Legge n. 160 del 2019,  legge che introduceva importanti novità per quanto riguarda l’Imu, concedendo ai Comuni,  la possibilità – si sottolinea il termine possibilità e non obbligo – di aumentare le varie aliquote di imposta IMU in base alle diverse categorie a cui appartengono gli immobili”. In una nota l’avvocato Gennaro Antonio Rociola, commissario del Movimento Emiliano Sindaco di Puglia, espone le sue riflessioni in merito.

“Evitando di entrare nel tecnicismo e limitandosi ad una valutazione politica, stenta a credersi che il centrodestra notoriamente caratterizzato da un’azione politica antitasse e con un’amministrazione plebiscitariamente eletta dai cittadini barlettani, proceda all’aumento dell’imposizione tributaria in previsione del nuovo anno, rastrellando in maniera disinvolta la somma di circa €. 1.600.000,00 (euro un milione/seicentomila) per sopperire a mancati introiti, colpendo i proprietari delle seconde case e gli studi professionali, senza pensare alle ricadute della manovra impositiva.

In Consiglio Comunale il provvedimento è stato difeso, con qualche distinguo di apparenza, giustificandolo come un aumento irrisorio di pochi euro – quasi una mancetta – ad esclusivo carico dei ricchi (proprietari di seconde case, quasi fossero immobiliaristi) con una miopia di visione collettiva e del contesto cittadino, fatto per lo più di una comunità che la seconda e magari terza casa la pone a vantaggio di qualche figlio e il più delle volte in comodato gratuito. Quindi la ricaduta si vedrà in termini di esborso dalle tasche di genitori, le cui case sono state concesse ai propri figli al fine di sottrarre loro il peso di una locazione.

Un patrimonio immobiliare di sicuro fiorente per le casse cittadine che auspicano di recuperare l’importo di cui sopra, con il minimo sforzo, anzi semplicemente con un calcolo matematico come del resto accade a livello nazionale per le sigarette e la benzina.
Avremo servizi migliori? Grazie Sindaco Cannito per gli aumenti! Un jingle del passato recitava “ti piace vincere facile?”. Ma questo è!”, conclude la nota.

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