L’alluce valgo è una patologia che interessa le ossa del piede (in particolare la testa del primo metatarso del primo dito) in cui l’articolazione alla base dell’alluce è dislocata e sembra fuoriuscire. La presenza di questa prominenza ossea determina uno spostamento dell’alluce verso il secondo dito, si determina quindi, una lateralizzazione dell’alluce e una riduzione della mobilità articolare.
In alcuni soggetti questa deformità articolare è già presente nei primi anni dell’adolescenza, in altri può comparire e peggiorare con l’età. Diversi sono i fattori che contribuiscono allo sviluppo di alluce valgo, tra cui l’uso continuo e prolungato di scarpe strette e appuntite e traumi ripetuti (scarpette con le punte delle ballerine di danza o le scarpe da calcio).
Il sintomo cardine è rappresentato dal dolore che origina da una infiammazione della borsa articolare, soprattutto dopo l’uso di scarpe strette. Nelle fasi più tardive oltre al dolore è presente anche una tumefazione (gonfiore) calda al tatto, arrossata e molto dolente. La diagnosi è clinica e si base sui sintomi ed esame obiettivo; se il caso è dubbio, potrebbe essere necessaria una radiografia. In alcuni casi si può effettuare l’analisi del liquido sinoviale per escludere che la causa della tumefazione sia un’artrite gottosa o infettiva.
L’uso di scarpe a pianta larga, di tutori, di cuscinetti e di plantari aiutano a non far peggiorare l’alluce valgo. I farmaci antinfiammatori e la crioterapia sono utili in fase acuta (per il dolore e l’arrossamento). Se con questi metodi conservativi non si ottiene un miglioramento, si può ricorrere all’intervento chirurgico.
Esistono diverse tipologie di intervento chirurgico per la correzione dell’allineamento osseo anomalo, in base alla situazione clinica, sarà lo specialista del caso a proporre l’intervento che, nel modo migliore e più duraturo nel tempo, risolverà l’alluce valgo.
Con affetto
Dr.ssa Francesca Palmitessa