Mancano solo due giorni all’atteso derby tra Andria e Barletta. Si giocherà in uno Stadio “Degli Ulivi” colmo di passione e di colori biancorossi con oltre 2700 tifosi che accorreranno nella vicina cittadina federiciana. Soldout infatti il settore riservato ai barlettani.
Tanti gli intrecci e doppi ex della partita, tra cui l’allenatore Ciro Ginestra e il DG Beppe Camicia. A presentare il derby è proprio il Direttore Generale per fare un punto sulla situazione su calcio giocato e mercato: “Sicuramente partita diversa dalle altre tranne sul campo. Farà la differenza la cornice di pubblico. Entusiasmo che lascia senza parole da ambo le tifoserie. 2700 ospiti sono numeri incredibili, mi auguro che domenica sia uno spot per il calcio regionale e nazionale. Sono convinto che sarà uno spettacolo. Siamo determinati e vogliamo continuare su questa scia positiva. L’unica parola che mi sento di dire ai tifosi che hanno bruciato i biglietti disponibili è: chapeau. Stanno facendo morire di invidia le altre società”.
Sui risultati ottenuti: “L’equilibrio è la parola magica, è la parola che professo da inizio campionato. Siamo stati bravi a superare dei momenti difficili. Alla lunga può essere la chiave di volta di questa stagione. Sicuramente è una partita importante ma il campionato è ancora lungo tra mercato e prossime sfide toste”.
Sul mercato, Camicia si sbilancia: “Corvino non ha bisogno di essere presentato e interessa a tante squadre, anche al Barletta. In questo momento non è un problema di potersi permettere o meno certi giocatori. Il Barletta non deve sbagliare e tesserare a prescindere calciatori solo per toglierli ad altre squadre. Dobbiamo intervenire andando a migliorare tutto, senza essere superflui. Se riteniamo che il profilo scelto possa farci fare il salto di qualità allora lo porteremo in rosa. Opereremo prendendo ciò che ci serve e toglieremo quello che non va più. Anche ai calciatori fa gola il Barletta, molti si sono proposti e vorrebbero avere l’opportunità di giocare al Puttilli. Faremo le giuste valutazioni senza correre”.
Una chiosa sull’addio di Marco Milella: “È stato una bandiera del Barletta negli ultimi sette anni. Ha continuato a essere professionista anche in questi pochi mesi di permanenza in questa stagione. Purtroppo nel ruolo di Marco ci giocano gli under, è stato sfortunato. In queste situazioni abbiamo optato per la rescissione e sinceramente sono mortificato per questo”.