In una settimana, gli uomini dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Barletta Andria Trani, in stretta sinergia con la Procura della Repubblica di Trani, hanno dato seguito a ben quattro misure cautelari coercitive personali emesse dal Giudice per le Indagini Preliminari di Trani nei confronti di soggetti resisi responsabili, a vario titolo, di condotte di violenza e sopraffazione ai danni di persone a loro vicine, rientranti nelle cd. “fasce deboli”.
La prima – ordinanza di custodia cautelare in carcere – è stata eseguita nei confronti di un 53enne locale a cui sono state contestate condotte consistenti in gravi maltrattamenti ai danni della moglie convivente: insulti, minacce e lesioni personali, spesso commesse tra le mura domestiche in stato di ebbrezza alcolica.
Due ulteriori misure – allontanamento dalla casa familiare con divieto di avvicinamento alla persona offesa – sono state eseguite nei confronti di: un 49enne per maltrattamenti in famiglia ai danni della coniuge convivente (spesso commessi alla presenza dei figli minorenni); un 72enne per maltrattamenti (consistiti in insulti continui, aggressioni ed, in un’occasione, minacce brandendo un coltello da cucina) ai danni della moglie.
Un’ultima misura – ricovero presso comunità terapeutica, in attesa di esecuzione causa momentanea indisponibilità di posti – è stata emessa nei confronti di un soggetto incapace d’intendere e di volere per vessazioni ai danni della madre, bersaglio delle sue continue richieste di denaro per comprare sostanze stupefacenti.