Resta in carcere Luigi Leonetti, il 51enne reo confesso dell’omicidio della moglie Vincenza Angrisano, 42 anni, uccisa a coltellate nella loro casa ad Andria (BT) la sera del 28 novembre scorso. Convalidato infatti il fermo al termine dell’udienza che si è svolta oggi pomeriggio davanti al gip del Tribunale di Trani, Anna Lucia Altamura. L’uomo ha confermato quanto già dichiarato ai carabinieri subito dopo l’omicidio, cioè di aver agito per “gelosia e umiliazione”, come ha riferito il suo avvocato, escludendo la premeditazione.
L’autopsia sul corpo della donna verrà eseguita domani, primo dicembre, dal professor Francesco Vinci presso l’istituto di Medicina legale del Policlinico di Bari. Lo ha disposto la Procura di Trani, nella persona del magistrato Francesco Chiechi che coordina le indagini condotte dai carabinieri.
Il marito avrebbe colpito la donna con un coltello da cucina che è stato sequestrato. L’uomo si trova recluso nel carcere di Lucera (Foggia) ed è accusato di omicidio volontario aggravato dall’aver compiuto il fatto ai danni del coniuge.
L’aggressione non sarebbe stata l’unica subìta da Vincenza: appena cinque giorni prima il marito l’aveva schiaffeggiata con violenza durante una lite, facendola finire in ospedale. Stando a quanto ricostruito finora dagli inquirenti, i rapporti tra i coniugi erano degenerati nell’ultimo mese poiché l’uomo sospettava un tradimento. La situazione era diventata a tal punto insostenibile che Vincenza aveva comunicato al marito di volersi allontanare da casa; il giorno dell’omicidio, la 42enne sarebbe uscita con il figlio minore, di 6 anni, per far ritorno nell’abitazione intorno alle 17.
E’ in questo momento che Leonetti, mentre la moglie è in bagno, la colpisce con tre coltellate all’addome. L’uomo chiama i soccorsi del 118 confessando l’aggressione e chiedendo aiuto ma purtroppo il personale sanitario, una volta sul posto, potrà solo constatare la morte della donna.
Nella serata di ieri, 29 novembre, tanti cittadini si sono ritrovati in piazza ad Andria su invito dell’Amministrazione comunale per un momento di condivisione pubblica del dolore e di preghiera per Vincenza e contro la violenza sulle donne. I figli della coppia, di 6 e 12 anni, presenti al momento dell’omicidio, sono stati affidati ad alcuni parenti della madre.