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Andria, Osservatorio sulle tensioni economico sociali: in primo piano la sicurezza

Riflesso "dalla parte dei cittadini la voglia di non abbassare la testa, di reagire e di collaborare con le forze di polizia"

Si è tenuta ieri la nella sala consiliare ad Andria la nuova riunione dell’Osservatorio sulle tensioni economico-sociali, che ha toccato principalmente il tema della sicurezza cittadina, dopo i recenti episodi che hanno particolarmente scosso la comunità locale.

Alla riunione erano presenti il Prefetto Rossana Riflesso, il Sindaco di Andria Giovanna Bruno, i vertici provinciali delle Forze di Polizia, i componenti del predetto organismo e da una nutrita rappresentanza di associazioni di categoria e cittadini. Nell’incontro si è discusso degli ultimi avvenimenti accaduti nella città di Andria, da ultimo la bomba esplosa davanti ad un esercizio commerciale, al cui proprietario (presente ieri in sala) è giunto il coro unanime di solidarietà da parte dei presenti.

Sull’episodio, come spiegato dal Prefetto nel corso del suo intervento, procedono con il massimo riserbo le indagini degli organi inquirenti, ma la risposta dello Stato non si è fatta attendere, come dimostrano i controlli a tappeto effettuati nei giorni scorsi dalle Forze di Polizia, che peraltro hanno seguito altre numerose attività disposte nella scorsa settimana all’indomani del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica tenutosi in Prefettura.

“L’obiettivo dell’Osservatorio è proprio quello di suscitare una reazione da parte dei cittadini, di ascoltarne la viva voce, i problemi e le possibili soluzioni da intraprendere sotto la guida delle istituzioni preposte – ha dichiarato il Prefetto -. Sono davvero soddisfatta dalla risposta giunta dalla comunità andriese, dalla quale è partito sì un forte messaggio di percezione di insicurezza e di paura dopo gli ultimi accadimenti, ma anche una voglia di non abbassare la testa, di reagire e di collaborare con le forze di polizie per isolare la parte marcia della società”.

Come già dichiarato nei giorni scorsi, il Prefetto ha infatti ribadito come nel primo quadrimestre del 2023 i dati sulla criminalità registrino un sensibile calo dei reati (-20.84%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, “ma questo – ha chiarito il Prefetto – non significa affatto voler minimizzare. Sappiamo anzi che Andria è una città con problemi atavici di sicurezza ed il calo dei reati è anche dovuto ad una certa ritrosia nel denunciare, problema sul quale occorre intervenire con forza. Gli esercenti e le associazioni di categoria invocano di poter denunciare anche in forma organizzata ed anonima e da parte delle Forze di Polizia è stata fornita ampia disponibilità in tal senso. Il messaggio che deve partire da questo incontro è che la paura offre maggiori opportunità alla criminalità, mentre restiamo convinti che la parte sana della città sia decisamente maggioritaria ma chiede più fiducia e deve avere il coraggio di collaborare. Tutte le istituzioni stanno svolgendo un lavoro capillare e costante anche in chiave di prevenzione ed educazione alla legalità, con l’ausilio della scuola e della Chiesa: il percorso è certamente lungo e darà i suoi frutti col tempo, ma crediamo sia questa la strada giusta”.

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