L’asma è una malattia cronica respiratoria delle vie aeree causata da un’ostruzione bronchiale, generalmente reversibile, causata da stimoli irritativi per le vie respiratorie. È una patologia multifattoriale ed è condizionata da fattori genetici e da fattori ambientali quali esposizione all’allergene (la sostanza che scatena la risposta infiammatoria), dieta e fattori legati alla gravidanza o perinatali (tra cui per es. malnutrizione della madre, basso peso alla nascita o allattamento artificiale).
Le condizioni ambientali, quali l’esposizione ad allergeni domestici (ad esempio gli acari della polvere, gli scarafaggi e i peli di animali domestici) e altri allergeni ambientali, sono state associate allo sviluppo dell’asma nei bambini più grandi e negli adulti. Sono state correlate all’asma anche le diete a basso contenuto di vitamine C ed E e di acidi grassi omega-3, nonché l’obesità. È stato dimostrato che la perdita di peso può ridurre il rischio e la gravità dell’asma, pertanto, l’obesità costituisce un importante fattore di rischio di asma modificabile. Tra gli allergeni ambientali, e quindi causa di asma, rientrano l’aumento dell’inquinamento ambientale, l’aspirina, stress e ansia, l’esercizio fisico, le infezioni respiratorie e l’inalazione di irritanti.
L’asma è particolarmente diffusa tra la popolazione, dato che colpisce in media circa il 5% degli Italiani e quasi il 10% dei bambini. Si parla di iper-reattività bronchiale poiché nei soggetti asmatici l’esposizione all’allergene provoca una risposta infiammatoria eccessiva con edema della mucosa e aumento della produzione di muco, ne consegue una ostruzione con restringimento delle vie aeree e difficoltà nel passaggio dell’aria.
I sintomi tipici sono tosse, senso di oppressione toracica, mancanza o difficoltà del respiro e respiro sibilante (o fischiante). Spesso i sintomi vengono sottovalutati dal paziente e purtroppo diagnosi e terapia, vengono ritardate nel tempo. La tosse è stizzosa, frequentemente insorge di notte o nelle prime ore del mattino, può essere l’unico sintomo e può essere accompagnata da naso chiuso. La difficoltà respiratoria e il senso di oppressione toracica si presentano più frequentemente durante la crisi asmatica, e nelle forme più gravi, il soggetto non riesce a parlare né a respirare. Questi sintomi non si presentano contemporaneamente, né si verificano sempre con la medesima intensità (quando sono molto intensi si parla di crisi d’asma) e possono svilupparsi in tempi diversi, nel corso della vita. Infine, non bisogna mai dimenticare che anche se per lunghi periodi non dà segni di sé, l’asma è una malattia cronica che, se trascurata, va incontro a riacutizzazioni anche gravi.
La diagnosi di effettua in presenza di sintomi sospetti e con le prove di funzionalità respiratoria che confermano e quantificano la gravità e la reversibilità dell’ostruzione delle vie aeree. È fondamentale seguire una corretta terapia e diminuire al minimo gli episodi di riacutizzazione. Per i soggetti allergici a polvere e acari è consigliabile l’uso di cuscini di fibre sintetiche, coprimaterassi impermeabili e col lavaggio frequente delle lenzuola, delle federe e delle coperte con acqua calda. Mobili imbottiti, peluche, tappeti, tende e animali domestici devono essere rimossi almeno dalla stanza da letto, per ridurre gli acari della polvere e i peli di animali.
La terapia medica si basa sull’uso di farmaci broncodilatatori e corticosteroidi sia per via orale che per via inalatoria, farmaci immunomodulanti, inibitori dei leucotrieni. L’importanza dell’educazione del soggetto non può essere mai sottostimata. Ci si comporta tanto meglio quanto più conosce la patologia, quale fattore stimola una riacutizzazione, che farmaco usare e quando, l’appropriata tecnica di inalazione e l’importanza dell’uso precoce dei corticosteroidi nelle crisi. Senza dimenticare che avere uno stile di vita attivo, seguire una sana alimentazione, mantenersi in forma ed evitare il fumo sono, anche per questa patologia, fattori protettivi.
Con affetto
Dr.ssa Francesca Palmitessa