L’ennesima tornata elettorale volge al termine e come sempre, l’onestà intellettuale dovrebbe portare i partiti e non solo, a condurre dei bilanci concreti sul lavoro che è stato condotto e come.
Da cittadino in primis e poi come responsabile alle politiche giovanili, prima di analizzare il risultato elettorale, posso solo chiedermi come mai tutti noi (perché la responsabilità e di ognuno di noi) abbiamo dovuto assistere all’ennesima débâcle di una democrazia bistrattata e quasi di poco conto.
38,16%, è l’ultimo dato segnato nella nostra provincia, il più basso della Regione, con Barletta che si ferma al 37,80%! Più della metà dei nostri concittadini non si sono recati alle urne…
Chiediamoci cosa è accaduto, quali erano le “forti” motivazioni che non ci hanno fatto recare alle urne? Interroghiamoci sul perché non c’è più fiducia, come mai anche per le eventuali comunali non esiste più l’amore per la politica vera, come mai non ci siamo recati alle urne per le sorti della nostra nazione in campo europeo, interroghiamoci, perché prima di arrivare al domani e un giorno lamentarsi, bisogna esaminarsi…
Per un anno intero abbiamo acclamato, onorato, ammirato il film della Cortellesi “C’è ancora domani”, quel domani voluto fortemente anche dalla sua folle corsa verso il seggio elettorale, consapevole che la sua X avrebbe potuto confermare o ribaltare un risultato, poiché anche quel suo segno, un giorno, avrebbe fatto la differenza.
Il problema ora è che quel segno sulla scheda elettorale, noi l’abbiamo dimenticato, con il serio rischio di non avere più un domani, in particolare noi giovani…
Savio Rociola, Responsabile Giovani Italia Viva Puglia