Che la questione sia l’autonomia differenziata o la Tari, il “vuoto di memoria” sembra essere il leitmotiv del recente dibattito politico locale. Se da una parte, immemori di aver riformato la Costituzione nel 2001 introducendo all’art.116 appunto la possibilità per tutte le regioni di chiedere maggiore autonomia, nonché della proposta in tal senso formalizzata in una delibera della Giunta Emiliano già nel 2018, il centrosinistra e il M5S addossano tale “nefandezza” al centrodestra al governo, politici locali compresi; un altro fronte di scontro si è inasprito in queste ore via social sulla Tari, con tanto di presunta “dimenticanza” documentata: con un post, il sindaco di Barletta Mino Cannito ricorda al presidente del Consiglio comunale Marcello Lanotte, esibendo screenshot degli anni 2019 e 2020, che “Qualcuno ha la memoria corta ….Prima era colpa della Regione Puglia e del Pd, ora è di Cannito. Gli mancano le poltrone?”, riferendosi alle accuse di aver aumentato le aliquote della Tari.
Sempre via social, Lanotte replica: “Caro Sindaco Mino Cannito, mi dispiace percepirti nervoso e confuso. Per questo Ti invito, se lo vorrai, ad un confronto pubblico. Scegli Tu la televisione ed il giornalista.