La lotta alla criminalità economica e finanziaria passa anche attraverso i controlli sulla circolazione di banconote e monete false. In tale ambito, la legge attribuisce alla Guardia di Finanza il compito di arginare l’immissione sul mercato di banconote e monete contraffatte, a tutela del corretto funzionamento dei mercati dei capitali e della fiducia che il pubblico ripone nell’utilizzo della valuta. Nel nostro territorio provinciale i finanzieri del Comando di Barletta, nel corso dell’anno 2022, hanno sequestrato 255 banconote false, per un valore di circa 11.500 euro.
Ma vediamo in dettaglio la “classifica” delle banconote false sequestrate dai Finanzieri del Comando Provinciale di Barletta: al primo posto il taglio da 50 euro (125 banconote per un valore di 6.250 euro), seguito da quello da 20 euro (65 esemplari per un corrispondente valore pari a 1.300 euro) e, quindi, da 100 euro (35 biglietti per un corrispondente valore pari a 3.500 euro); infine, quelle da 10 euro (23 pezzi), da 5 euro (7 pezzi).
Il “falso nummario” è un comparto di specialità definito di recente dal decreto legislativo 19 agosto 2016 n. 177, con il quale è stato affidato alla Guardia di Finanza il compito preminente di vigilanza del settore. Alle Fiamme Gialle spetta il compito di ricostruire l’intera filiera del falso, partendo dal singolo detentore di banconota contraffatta, per individuare le eventuali ipotesi di reato connesse, quali truffa e riciclaggio, ma in generale per salvaguardare il risparmio dei consumatori e il sistema finanziario. Ciò avviene con il significativo supporto sinergico del Centro Nazionale Analisi (“C.N.A.”) della Banca d’Italia, che invia periodicamente al Comando Provinciale le banconote già riconosciute false per consentire approfondimenti investigativi utili a rilevare potenziali collegamenti con episodi criminosi che hanno interessato la provincia di Barletta Andria Trani.