Freddato con almeno sei colpi di arma da fuoco, mentre rientrava a casa ieri sera, nel quartiere Poggiofranco a Bari. La città è profondamente scossa dall’omicidio di Mauro Di Giacomo, fisioterapista di 63 anni, una vita senza ombre. Gli inquirenti, infatti, hanno subito escluso la pista della criminalità organizzata per dare una spiegazione a quanto accaduto.
Stando a una prima ricostruzione dei poliziotti della squadra mobile, Di Giacomo ieri sera, 18 dicembre, verso le 20:30 scende dalla sua auto appena parcheggiata in via Tauro, nei pressi della sua abitazione. Qui viene affrontato da una persona e tra i due scatta un litigio, confermato da alcuni residenti che li avrebbero sentiti alzare la voce. Poi gli spari, sei o sette, e la fuga dell’assassino, forse a bordo di un’auto.
Purtroppo nella zona non ci sono telecamere né risultano al momento testimoni oculari del delitto. Per cercare il movente dell’omicidio, gli inquirenti stanno indagando nella vita personale della vittima. Sarebbe emerso che pochi giorni fa Di Giacomo aveva ricevuto presso il suo studio privato di fisioterapia una lettera anonima.
Sul corpo del 63enne sarà eseguita nei prossimi giorni l’autopsia.