Il cellulare che squilla stamattina alle 7.20, collegato al sensore della culla termica, e il cuore del parroco don Antonio Ruccia che inizia a battere all’impazzata. E’ accaduto a Bari oggi, 23 dicembre, dove una neonata è stata lasciata nella culla termica della parrocchia San Giovanni Battista, nel quartiere Poggiofranco.
La culla termica che permette alle mamme di lasciare il proprio bimbo in piena sicurezza esiste a Bari dal 2014. La bambina trovata oggi è la terza, il primo è stato Luigi tre anni fa. Oggi come allora, il primo ad accorrere sul posto e a prendere tra le braccia la bimba è stato don Antonio, che all’Ansa racconta: “Stavolta, rispetto a tre anni fa, è stata peggio per agitazione e gioia: quella piccola, a pochi giorni dal Natale del nostro Signore, mi ha fatto un dono: è come se fossi venuto di nuovo al mondo”.
La piccola indossava una tutina di colore verde, uno smanicato rosa e un cappellino. E’ nata da pochi giorni, sembra stare bene e adesso si trova nel reparto di Neonatologia del Policlinico di Bari per accertamenti.
Sarà chiamata Maria Grazia, nome scelto da don Antonio, “come la Madonna che spero accompagni questa piccina per tutta la vita”.
A quanto pare nessuno dei residenti in zona si è accorto di nulla questa mattina, ma il parroco riferisce che “per due giorni ho trovato la culla aperta. Può significare tutto o nulla ma immagino il coraggio e il dolore di chi ha lasciato la piccola”.