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Barletta, arriva Il South Italy International Film Festival

All’evento si potrà accedere gratuitamente dal 17 al 21 maggio, con orario quasi continuato

Durante la conferenza stampa tenutasi sabato 13 maggio al Castello di Barletta, Giuseppe Arcieri, fondatore e direttore artistico del Festival, Michele Piazzolla, co organizzatore e project manager e Oronzo Cilli, assessore alla cultura del Comune di Barletta hanno svelato il programma del South Italy International Film Festival. Durante la presentazione è stata raccontata l’anima entusiasta, giovane e sognante del progetto, in perfetto connubio con il suo nucleo lungimirante e professionale.

L’evento, organizzato dall’associazione culturale “Artinte”, giunge quest’anno alla sua seconda edizione e avrà luogo a Barletta, nella sala rossa e nella sala conferenze del Castello, nei giorni 17, 18, 19, 20 e 21 maggio 2023, ad accesso gratuito.

Il South Italy International Film Festival nasce per dar il giusto spazio ai cortometraggi indipendenti, proponendo proiezioni e incontri d’autore e cercando di sviluppare una vera e propria rete tra artisti di ogni genere, emergenti e no.

Quest’anno il Festival cambia forma, gonfio e trionfante per il successo della prima edizione, sceglie di rinnovarsi abbracciando temi impegnati.

Saranno 5 giornate ricche con orari quasi no-stop -dalle 9:00 alle 13:00 e ancora dalle 14:00 fino alle 22:00- corposamente sviluppate attorno a due tematiche fondamentali: il mondo artistico e la sensibilizzazione all’inclusività e alla questione ambientale.

«Ci saranno oltre 100 corti da proiettare e da premiare, selezionati tra i 500 candidati da tutto il mondo. La Giuria è di prestigio -racconta Arcieri- all’interno c’è anche qualcuno che è arrivato agli Oscar. -sorride e continua- Ci omaggerà della sua presenza il regista Luca Verdone, che ricoprirà il ruolo di presidente di Giuria. –aggiunge poi commosso– Quest’anno lui consegnerà il premio della Giuria dedicato a Nico Cirasola, regista pugliese, venuto a mancare questo aprile.»

Proprio per omaggiare il regista scomparso, verrà proiettato nella Sala Tognazzi del Cinema Paolillo “Odore di Pioggia”, film del 1989 firmato proprio da Cirasola.

Il South Italy International Film Festival è nato da un’idea del regista barlettano Arcieri che ha pensato di portare nella sua città, qualcosa di nuovo e che desse la possibilità a giovani produzioni indipendenti di farsi strada nel mondo dei cortometraggi.

Come abbiamo già anticipato il Festival ruoterà attorno all’universo cinefilo, ma non sarà un Festival di solo cinema.

Tra gli appuntamenti troviamo schedulati presentazioni di libri e workshop vari, tra cui: di recitazione -tenuto dall’attrice Cinzia Clemente-, di composizione musicale – tenuto dal compositore Carlo Chiarotti-, di realizzazione di documentari –Marco Spagnoli, di scenografia –Luciano Calosso e addirittura sull’utilizzo dei droni -Angelo Stella-.

L’intero pomeriggio di giovedì 18 maggio, invece, è dedicato all’ambiente, con prima la proiezione del film “Giardinieri d’assalto”, seguito poi da un dibattito mediato da Giovanni Lamacchia, presidente della sezione regionale Puglia della Rete WEEC Italia e da un worshop di Retake Barletta, movimento spontaneo di cittadini no-profit.

L’attenzione per l’ecosostenibilità non si ferma solo alle parole; i premi stessi che verranno distribuiti ai vincitori sono dimostrazione di pragmaticità e coerenza: sono stati infatti composti con materiali di scarto, come spiega l’artista e autore Davide Cosimo Degni – «Ho utilizzato il fil di ferro, ho da poco scoperto che la tecnica è chiamata “legami di torsione” ma per intenderci sono gli spaghi usati per chiudere le buste dei taralli. –scherza– Ho anche usato la carta stagnola, che altrimenti sarebbe stata gettata.».

Il Festival vanta partner di rilievo come il Ca’ Foscari Short Film Festival, il NaNo Film Festival, il Fernando DI Leo Short Film Festival, il Mediterraneo Festival Corto e il colosso nazionale WeShort.

Al termine della conferenza stampa abbiamo rivolto alcune domande a Giuseppe Arcieri:

“Come mai questo nome?”

«Volevo trasmettere l’idea del Sud ma internazionalizzandolo; non volevo che avesse un’impronta locale, ma del Sud come concetto, come modo di vivere portato nel cuore, che accoglie il resto del mondo

“Quali sono le speranze per questo Festival?”

«Ci aspettiamo una bella affluenza e che si crei una vera e propria rete.

Voglio che sia un trampolino di lancio verso il cielo e non verso il vuoto»

“Avete già pensato al Festival 2024? Ci saranno novità?”

«Ci saranno grandi novità» -racconta Giuseppe Arcieri

«Sicuramente vogliamo aumentare il pubblico, qualsiasi sia la presenza in sala al Festival quest’anno, l’obiettivo sarà di almeno il 25%.» -aggiunge Alex Loprieno, fondatore e CEO di WeShort, a cui abbiamo riservato una breve intervista.

Social addict e fotoreporter di BarlettaWeb24, il primo quotidiano on line del gruppo, giovane e innovativo, si pone l’obiettivo di coinvolgere i lettori e renderli attivi e partecipi sul proprio territorio, attraverso notizie costantemente aggiornate e approfondite.

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