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“Barletta Città della Disfida e di Pietro Mennea”, Nino Vinella: “Gravi e inspiegabili omissioni”

Nonostante le continue segnalazioni e sollecitazioni, il silenzio da parte dell’Ente civico

“Moneta celebrativa per la Freccia del Sud: spentasi l’eco dell’evento promosso dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato per la presentazione ospitata giovedì scorso nella caserma “De Santis” dal Comando provinciale della Guardia di Finanza, gravi ed inspiegabili appaiono le omissioni (o volute dimenticanze anche a proposito di altro?) per annoverare istituzionalmente “Barletta Città della Disfida e di Pietro Mennea”. Così il giornalista Nino Vinella, decano cittadino della categoria e quale presidente del Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia ODV resosi promotore dal 2016 di tale richiesta.

 “Anche per il prossimo 72° anniversario della nascita, venerdì 28 giugno prossimo dal quel giorno del 1952 in Via Porta Reale numero 20, ci sarebbe tempo di provvedere. Infatti, ci saremmo aspettati un più incisivo scatto di orgoglio da parte del sindaco Mino Cannito intervenuto alla presentazione. Ma nessun riferimento è stato fatto dal primo cittadino, dimentico che lui stesso l’aveva inserita nel vittorioso programma elettorale ed approvata nelle Linee di mandato dal Consiglio Comunale all’unanimità con specifica menzione: “La nostra Storia, le nostre radici. Aver intitolato il lungomare di ponente a Pietro Mennea non basta. Per ricordarlo compiutamente dobbiamo definire Barletta nel nostro Statuto Comunale come Barletta la Città della Disfida e di Pietro Mennea. Tanto più che esiste un protocollo sottoscritto fra Comune di Barletta e Fondazione Mennea Onlus nella persona della vedova Manuela Olivieri”.

Prosegue Vinella: “Mentre più d’uno fra i nostri Concittadini lamenta anche l’assenza tuttora di una statua-monumento a Pietro Mennea, polemicamente in occasione della installazione del velivolo militare sulla rotonda di Via Regina Margherita, si ricorda che il Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia aveva fin da marzo 2016, depositato una propria motivata istanza al Sindaco ed alla Presidenza del Consiglio Comunale per dare avvio alle procedure previste nel caso di modifica dell’articolo 5 dello Statuto Comunale allo scopo di aggiornare la denominazione in “Barletta Città della Disfida e di Pietro Mennea” coinvolgendo nelle dovute procedure l’intero Consiglio Comunale all’unanimità. Nonostante le continue segnalazioni e sollecitazioni – sia d’ufficio che a mezzo stampa – il silenzio da parte dell’Ente civico nelle sue varie articolazioni. Che induce a tutta una serie di valutazioni piuttosto critiche in ordine al turismo in generale e più in particolare verso il turismo sportivo sui luoghi della vita di Pietro Mennea, filone di movimento da utilizzare nel caso di grandi eventi sportivi con l’individuazione di un apposito itinerario nella toponomastica cittadina e la creazione di percorsi affidati a guide turistiche professionali con l’intervento di pubblici esercenti nel settore ristorazione”.

Conclude Vinella: “Essendomene professionalmente occupato nella mia pubblicazione dal titolo “La Gazzetta del Mezzogiorno racconta Pietro Mennea. L’Uomo. L’Atleta. Il Campione. Le pagine memorabili di una vita straordinaria” (Dimarsico Libri Bari, 2023) ovvero dalla fonte principale d’archivio e più vera di notizie giornalistiche non adulterate né tuttora inquinabili da terzi, obiettivamente credo sia onesto osservare e censurare che nel parterre delle associazioni sportive invitate alla presentazione della moneta celebrativa, con ogni rispetto per le altre,  sia clamorosamente mancato il Gruppo Sportivo AVIS, società madre nella quale, come mi ha ricordato il dott. Vito Lattanzio suo attuale Presidente onorario, con la maglia biancorossa avisina dei donatori di sangue (come lo fu Pietro) la Freccia del Sud conquista nove titoli italiani assoluti e di categoria, 19 maglie azzurre, la medaglia olimpica di bronzo a Monaco di Baviera 1972 e record europeo dei 200 e in occasione del Meeting Internazionale Città di Barletta nel luglio di quell’anno, sempre organizzato dall’Avis Barletta, stabilisce il record mondiale dei 150 metri e della staffetta 4×200 (nazionale italiana) con Gigi Benedetti, Franco Ossola e lo scomparso Pasqualino Abeti, primato non olimpico ma che ha resistito ben 21 anni, per essere poi battuto dalla Nazionale USA”. Altri assenti? La Famiglia del compianto marciatore e due volte campione italiano sui 50 kilometri Cosimino Puttilli che Pietro Mennea, cresciuto nella sua tradizione e nel costante incitamento, chiamava “Campione” ed a cui dava sempre del Voi… Pensate!”

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