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Barletta, incontro sulla ludopatia

L'attrice Agata Paradiso ha interpretato il monologo "La regola del gioco"

Giovedì 27 luglio, presso la Sala Comunità Sant’Antonio a Barletta si è svolto l’incontro dal titolo “Le regole del gioco”.

Una tempesta di emozioni quella vissuta grazie alla magistrale esibizione di Agata Paradiso – attrice andriese tra le più talentuose, già protagonista di “Nun. An italian horror story” e “Mouth of horror”, che le è valso il premio come migliore attrice al Luccica, Festival dell’Arte- che ha dato voce al monologo di rara, stupefacente, commovente e realistica interpretazione tragica.

Un assolo dall’epilogo drammatico- a cura di Chiara Francesca Pànnoli- scritto dalla prestigiosa penna di Riccardo Filograsso, scrittore, autore di romanzi, drammaturgo e molto altro. Una vera perla di inchiostro dal titolo ‘ La Regola del Gioco’. Un racconto struggente del drammatico vissuto di una donna in balia della sua dipendenza dal gioco. Una storia “d’azzardo” la sua, che la condurrà verso l’inevitabile baratro della solitudine, della disperazione, dell’indebitamento senza limiti nell’illusoria convinzione che ‘ prima o poi’, o anche mai, la vincita della svolta arriverà.

La dipendenza da gioco- ha dichiarato la psichiatra Maria Nicoletta depalma– va affrontata con psicoterapia e possibilmente anche con gruppi di auto aiuto che solitamente associazioni o anche i Dipartimenti Dipendenze Patologiche che fanno capo alla Asl organizzano sul territorio. A Barletta – ha precisato la psichiatra- è presente il Servizio GAP – Gioco D’Azzardo Patologico della Asl Bt  presso la sede del Distretto Socio-Sanitario (ospedale vecchio di via Regina Margherita), P.zza Principe Umberto al I Piano, che fa capo al Dipartimento Dipendenze Patologiche Asl/Bt diretto dal Dott. Gianfranco Mansi. La psicoterapia- ha concluso la depalma-è necessaria per modificare le proprie convinzioni irrazionali legate al gioco ed imparare a controllare i propri impulsi comprendendo la causa del problema, il gruppo di auto aiuto serve soprattutto per non sentirsi soli e trovare comprensione in chi attraversa lo stesso problema.

Vincere giocando è dunque impossibile. L ‘unico modo per vincere è non giocare, come dice la canzone: “Non gioco più me ne vado…”

L’incontro è stato moderato dalla professoressa Maria Grazia Vitobello, Presidente Centro Studi” Barletta in Rosa A.P.S.

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