La nostra città sta affrontando una sfida crescente e urgente: il diffuso fenomeno dell’uso e dello spaccio di sostanze stupefacenti, che sta avendo un impatto devastante sul tessuto sociale e sulla sicurezza della comunità e in maniera particolare nella zona 167.
Negli ultimi anni la città ha registrato dei gravissimi episodi luttuosi legati a questo fenomeno che progressivamente sta permeando il “derma” della collettività barlettana mettendo a rischio la salute individuale, ma influendo anche sul benessere collettivo e sulla percezione della sicurezza tra i cittadini. Le famiglie sono sfidate da situazioni di dipendenza, le relazioni sono messe a dura prova, e la fiducia nella comunità è erosa. È un problema che va oltre l’individuo coinvolto, lasciando cicatrici profonde nella nostra comunità.
Carabinieri e Polizia di Stato effettuano quasi quotidianamente operazioni con sequestri e arresti, come avvenuto anche poche ore fa. Operatori sanitari e i servizi sociali lavorano alacremente per contrastare questa piaga. Tuttavia, è necessaria un’azione congiunta che coinvolga non solo le autorità, ma anche i cittadini, le istituzioni educative e le organizzazioni locali. Il Comitato di zona 167 attraverso queste colonne da anni invita le istituzioni locali ad individuare soluzioni finalizzate alla mitigazione di questi fenomeni.
Occorre una strategia chiave per affrontare questo problema è investire in programmi di prevenzione e sensibilizzazione e in tal senso vanno alcune iniziative promosse dall’Amministrazione Comunale, ma che avrebbero bisogno di ben altra forza comunicativa.
La sfida è grande, ma con impegno, empatia e azione collettiva, possiamo superarla e costruire un futuro più sano e prospero per tutti. Occorre un coraggioso passo verso la trasparenza e l’integrità.
A questo proposito lanciamo un appello al Primo Cittadino di Barletta Cosimo Cannito affinché inviti tutti i consiglieri comunali ed assessori a sottoporsi volontariamente al test volontario del capello come segno tangibile del loro impegno nella lotta contro l’abuso di sostanze stupefacenti.
Questa proposta, se accettata, potrebbe segnare un momento significativo nella ricerca di una leadership responsabile e nella promozione di comportamenti esemplari. Sottoporsi volontariamente a test antidroga diventa un gesto simbolico che mostra l’impegno dei rappresentanti pubblici nel promuovere uno stile di vita sano e nel combattere l’uso illegale di sostanze, ma anche un’opportunità per i politici di dimostrare leadership attraverso l’esempio, fermo restando il diritto alla privacy e i diritti individuali che devono essere tenuti in considerazione.
Solo attraverso una cooperazione trasparente e aperta sarà possibile realizzare progressi significativi nella promozione di una società libera dal flagello delle droghe.
In questo momento critico, facciamo appello all’unità. La lotta contro l’uso e lo spaccio di sostanze non è solo una responsabilità delle autorità, ma di ogni singolo membro della nostra comunità. Solo collaborando e lavorando insieme possiamo sperare di debellare questa piaga e ripristinare la sicurezza e il benessere nella nostra amata città.