“Prendendo spunto dal Sindaco Cannito, diciamo “Care cittadine e cittadini, siamo giunti alla metà del mandato amministrativo e…” non riusciamo più a continuare la frase. Ciò che tutti hanno visto in questi giorni è un qualcosa di sgradevole, dove tra poltrone, divani, o “chissà quale” altro comfort, non troviamo molto di buono. Qui, qualcuno che ha una giunta (o ex giunta) a cui piace fare paragoni con altre città, accusare di essere accusati, o nascondersi in post social, talvolta anche cancellati, non ha di certo “ONORATO” la città “mon amour”. Noi “ci abbiamo provato, ogni giorno” … ma il bilancio è sotto gli occhi di tutti… tagli in ogni dove, aumenti, errori figli di una non programmazione e lungimiranza come tante volte abbiamo sottolineato”, commentano Gennaro Antonio Rociola e Antonello Damato della lista Emiliano.
“Il caro energia che in lungo e largo hanno evocato a dicembre, mentre le luminarie natalizie sono state per un mese accese h24 non era un problema? Strumentalizzare lo sport quando serviva non era un problema? Affidare qualcosa a gente di serie A e di serie B non è un problema? Favorire cittadini di classe a con quelli di classe b non è un problema? Voi non riuscite ancora a trovare una quadra … chi entra e chi esce… chi sale e chi scende… Sempre qualcuno che rimarrà triste, ma sempre i cittadini che state prendendo in giro. La città è stanca e chi dice che non è così è figlio di un qualcosa di approssimativo…
“È questo il momento di riprendere il percorso, con serietà e rigore, perché è Barletta a richiederlo” sono le sue parole caro Sindaco Cannito, ha detto che è giusto raccontare la verità, la racconti tutta, apra gli scrigni politici, i segreti, le favolette che vi turbano da mesi… Magari tutti ci potremo commuovere, ma noi ad oggi non riusciamo a dire grazie per aver evitato un lungo commissariamento (evitabile fino a 10 giorni fa), perché non riusciamo ancora a comprendere cosa possa essere peggio…”, concludono.
Inoltre, i consiglieri di Coalizione Civica Carmine Doronzo e Michela Diviccaro che dichiarano: “Congratulazioni! Bravi! Bis! Dopo mesi di spettacolo indecoroso, ieri (il 27 febbraio, ndr) il centrodestra barlettano ha ritrovato l’unità. E quale nobile causa ha reso possibile questo miracolo? Non certo il bene della città, ma la più antica delle motivazioni: la spartizione delle poltrone. A questo punto, non possiamo che augurare buona fortuna ai nostri amministratori, veri campioni di equilibrismo politico, sempre pronti a dimenticare le divergenze… quando c’è da dividersi il potere, ma sempre – guai a dimenticarlo – “per il bene della città”.
Fino a poche settimane fa il Sindaco Cannito e Fratelli d’Italia giuravano che mai e poi mai Forza Italia sarebbe tornata in maggioranza, che ne avevano abbastanza di chi teneva in ostaggio la città, che sull’urbanistica non avrebbero ceduto a ricatti. Dal canto loro Forza Italia e Barletta al Centro gridavano allo scandalo: l’aumento della Tari e delle tariffe comunali era diventato, improvvisamente, un macigno insostenibile. Una manovra inaccettabile, dicevano, che avrebbe pesato sulle tasche dei cittadini. Poi, come per magia, il sindaco Cannito ha dichiarato di voler azzerare la giunta con una nuova redistribuzione degli assessorati. E così, all’improvviso, il bilancio – quello stesso bilancio che pochi giorni prima era “indifendibile” – è diventato perfettamente approvabile. Una miracolosa conversione sulla via delle nomine”.
“La realtà è chiara: per questa amministrazione, la città è solo un palcoscenico dove inscenare il solito spettacolo indecoroso. Barletta, però, non è un fondale di cartapesta. È una città reale, con problemi reali, che restano drammaticamente irrisolti mentre la maggioranza gioca a Risiko con gli assessorati. E mentre il centrodestra festeggia, la città sprofonda nell’abbandono. I cittadini si trovano a pagare tasse sempre più alte senza ricevere in cambio servizi adeguati. Persone costrette a dormire per strada, strade dissestate, una manutenzione pubblica inesistente, periferie dimenticate, un trasporto pubblico allo sbando. La cultura? Un dettaglio irrilevante per questa amministrazione. Le politiche giovanili? Un concetto evidentemente sconosciuto. Gli anziani? Invisibili. Le associazioni sportive? Penalizzate da rincari ingiustificati e strutture fatiscenti.
E poi ci sono i rifiuti, con la Tari che aumenta senza una strategia seria. Nessuna traccia della tariffazione puntuale, che permetterebbe ai cittadini di pagare in base a quanto realmente producono. Ma perché preoccuparsi di un sistema più equo quando si può semplicemente aumentare le tariffe e poi recitare la parte degli indignati prendendosela con chiunque meno che con se stessi?
E poi ci sono i costi dell’energia che aumentano abbattendosi sulla povera gente senza che il Comune si preoccupi di ridurre gli sprechi. E poi c’è la questione ambientale, tra discariche, aziende insalubri, aria irrespirabile, su cui si investono tante parole ma nessuna risorsa concreta. E poi c’è il verde che sta scomparendo sotto una coltre di grigio cemento.
Come Coalizione Civica non possiamo fare altro che prendere atto di questo immobilismo sui problemi dei cittadini a cui fa da contraltare un grande attivismo per la rincorsa di un posto nel poltronificio Cannito. Il futuro della città? Dettagli trascurabili. Ora attendiamo di conoscere chi saranno le donne e gli uomini a cui Cannito deciderà di affidare le sorti del nuovo corso per risollevarsi da questi fallimenti. Ai nuovi (o vecchi) assessori augureremo buon lavoro: magari, tra un rimpasto e l’altro, troveranno anche il tempo di occuparsi di Barletta. E dire che ci avevano raccontato di averla liberata. Dal buon senso e dalla coerenza, senza ombra di dubbio”, concludono.
Infine, Sinistra Italiana circolo “Franco Dambra” Barletta, che sulla situazione politica e amministrativa a Palazzo commenta: Tutto cambia perché nulla cambi.” Con questa dinamica si consuma l’ennesimo capitolo della vicenda politica di Barletta, con protagonista il sindaco Mino Cannito. Sedici mesi fa, Cannito dichiarava che il presidente del Consiglio comunale, Lanotte, non faceva più parte della maggioranza. Da allora, la coalizione di governo ha subito numerose trasformazioni: l’uscita di quattro consiglieri di Forza Italia (più uno proveniente dall’opposizione), conflitti interni tra i vertici locali e regionali dello stesso partito, accuse di tradimento, nuovi ingressi di consiglieri di minoranza e, infine, l’abbandono dei rappresentanti della lista civica Barletta al Centro.
Fino a pochi giorni fa, la maggioranza si era ridotta a 15 consiglieri, mettendo a rischio la tenuta dell’amministrazione, soprattutto in vista della votazione del Bilancio previsionale 2025-2027. Tuttavia, di fronte al pericolo, il sindaco ha deciso di rilanciare: ha annunciato l’azzeramento della giunta e ha rivolto un appello ai consiglieri, esortandoli a un’assunzione di responsabilità per il bene della comunità barlettana.
L’effetto è stato immediato: la maggioranza si è ricompattata, Forza Italia e Barletta al Centro sono rientrate, e il numero di voti in Consiglio è salito da 15 a 24, garantendo così l’approvazione del bilancio. Nonostante il successo politico, il documento finanziario approvato presenta diverse criticità: non risponde pienamente ai problemi della città, soprattutto in ambito sociale, lavorativo e ambientale. Inoltre, la maggioranza ha introdotto una serie di indirizzi su cultura, sport, ambiente e welfare, la cui realizzazione dipenderà dalla disponibilità effettiva delle risorse finanziarie.
Ora l’attenzione si sposta sulla formazione della nuova giunta: sarà un vero azzeramento con un rilancio concreto dell’azione amministrativa o si tratterà di un semplice rimpasto? Sinistra Italiana circolo Franco Dambra di Barletta auspica un cambiamento reale nell’interesse della città e un impegno deciso per affrontare le emergenze sociali, economiche e ambientali”.