Incidente mortale poco dopo la mezzanotte tra venerdì e sabato scorsi in uno zuccherificio di Latiano, in provincia di Brindisi. Un operaio di 46 anni, impegnato in lavori di manutenzione all’impianto per una ditta esterna, ha perso la vita mentre lavorava al nastro trasportare dell’azienda.
Per cause in corso di accertamento, il nastro gli avrebbe tranciato un braccio, provocando una grave emorragia. Ogni tentativo di soccorso da parte dei sanitari del 118 è stato purtroppo vano.
A dare l’allarme sono stati i colleghi di lavoro. Sul posto sono intervenuti, oltre ai sanitari, i vigili del fuoco, gli ispettori dello Spesal e la Polizia. La procura di Brindisi ha aperto un’inchiesta ed è stato disposto il sequestro preventivo del nastro 6, l’impianto dove l’uomo è deceduto. Le indagini sono condotte dalla polizia.
Una tragedia che colpisce per la seconda volta la famiglia dell’operaio: nove anni fa anche suo padre, 65enne, morì a seguito di un incidente sul lavoro, cadendo da un albero mentre svolgeva lavori di potatura.
“Profonda vicinanza dell’intera comunità latianese ai familiari del concittadino che da poche ore purtroppo, è l’ennesima vittima sul posto di lavoro. Il giorno del funerale proclamerò il lutto cittadino, con le modalità che saranno comunicate, in segno di profondo rispetto e di sentita partecipazione al dolore dei familiari e dei conoscenti della vittima”. Lo scrive in un post social il sindaco di Latiano Mino Maiorano. “Ora è il momento della riflessione e del silenzio ma non posso esimermi dal denunciare l’urgenza di porre un argine al dramma dei morti sul lavoro che fa registrare oltre mille vittime ed oltre 500 mila incidenti ogni anno. Bisogna lavorare per vivere non per morire”.