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Carenza medici in Puglia, per Emiliano assunzioni senza concorso. Sindacati contrari: “No a favoritismi”

Contrario anche il gruppo regionale di Azione: "L’unica risposta realistica, coerente con l’ordinamento vigente e senza il sapore della propaganda, è quella dell’AziendaZero"

Colmare il deficit di personale medico regionale con assunzioni “a sportello”, cioè senza concorso. L’idea è del governatore Michele Emiliano ma a stopparlo sulla linea di partenza sono i sindacati medici pugliesi, che bocciano la sua proposta. “La dichiarazione del presidente Emiliano – dicono in una nota unitaria Cgil, Cisl, Uil, Anaao-Assomed, Aaroi-Emac, Cimo, Fvm e Fassid – circa la volontà di “assumere a sportello” qualunque medico italiano o europeo che voglia lavorare in Puglia, superando le procedure concorsuali sembra, più che altro, una provocazione bella e buona, un’esternazione delle sue”.

E proseguono, chiarendo le loro ragioni: “La procedura di reclutamento del personale nelle pubbliche amministrazioni non può che essere quella concorsuale e a tempo indeterminato”, mentre “le assunzioni a sportello sulla base di un curriculum rappresenterebbero il paradigma più evidente di un liberismo senza regole, basato su discrezionalità e favoritismi di ogni tipo”. Pertanto, concludono i sindacati, “con tutto il rispetto, per noi è una proposta strampalata e illegittima”.

“Per ridurre i gravi problemi della sanità pugliese e della carenza dei medici, l’unica risposta realistica, coerente con l’ordinamento vigente e senza il sapore della propaganda, è quella dell’AziendaZero, in linea con la decisione già presa dalla giunta Emiliano nel dicembre 2021. Per questo bisogna sbrigarsi nell’esaminare le proposte di legge e mettere subito a lavoro un Commissario con pieni poteri e perciò in grado di fronteggiare l’emergenza. Tutto il resto, cioè quello che in queste ore si sente da ogni dove e sotto la forma di consiglio, suggerimento, buona intenzione, oppure per interesse malcelato, o si sta già facendo, con risultati inefficaci, oppure non si può fare per contrarietà alle leggi.” E’ il pensiero espresso in una nota congiunta dal consigliere e commissario regionale di Azione, Fabiano Amati, dai consiglieri regionali Sergio Clemente, Ruggiero Mennea, capogruppo, e dal responsabile regionale sanità Alessandro Nestola.

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