Direttore Antonio Sarcina

APP

Chiusura Corso Vittorio Emanuele, “Senza programmazione, solo un disagio”

La nota dell'Associazione Strade dello Shopping

“L’ultimo provvedimento targato amministrazione Cannito, e voluto fortemente dal nostro Sindaco, è la chiusura di Corso Vittorio Emanuele tra via Nazareth e Via Consalvo da Cordova. La premessa è d’obbligo e ci teniamo a precisare che noi dell’Associazione Strade dello Shopping più di chiunque altro vorremmo una città più green, con meno auto, più a misura d’uomo, più respirabile. Lo vogliamo e lo desideriamo, coscienti che laddove questi cambiamenti sono stati fatti “programmando e progettando” una città più moderna, i benefici sono arrivati a tutti, cittadini e commercianti compresi.” Fa sapere in una nota l’Associazione.

“Ma ciò che davvero non possiamo accettare dal sindaco Cannito è che lui salti completamente la fase preparatoria, la fase della consultazione, e quella della progettazione e imponga all’alba di un qualunque giorno provvedimenti che hanno come unico risultato quello di creare più disguidi e disagi che vantaggi. Vantaggi potremmo dire nulli. Preg.mo Sindaco, noi Le diciamo basta con i provvedimenti spot, basta con provvedimenti che non hanno nulla a che fare con una reale volontà di risolvere il problema dei parcheggi assenti nella nostra città. Ci riferiamo a parcheggi attrezzati e organizzati e non ci venga a dire che turisti e avventori possono parcheggiare a Ponente o all’Ipercoop. Quei parcheggi li vede solo Lei.

Tanto per farle un esempio, una città come Verona, al vertice delle classifiche della vivibilità in Italia, gode di circa 17 parcheggi organizzati, dei quali la metà limitrofi al centro della città. Parcheggi indicati perfettamente all’ingresso della città che indirizzano l’automobilista. E così è a Monza, a Ferrara o a Bari. E inoltre queste città godono di servizi di trasporto pubblici altamente efficienti, uniti a piste ciclabili che favoriscono il non uso delle auto a favore di una mobilità green.

Sig. Sindaco, la nostra è una preghiera e nel contempo un invito, per il futuro occorre qualcosa in più prima di prendere provvedimenti come la chiusura di una strada centralissima. Occorre prepararlo quel provvedimento evitando la cultura dell’emergenza. I cambiamenti di una città richiedono programmazione, progettazione, visione ampia e concertazione con le parti interessate, e chiudere una strada di 300 metri non è un cambiamento, non è un beneficio, ma risulta essere solo un disagio.”

Barlettaweb24 è il primo quotidiano on line del gruppo, giovane e innovativo, si pone l’obiettivo di coinvolgere i lettori e renderli attivi e partecipi sul proprio territorio, attraverso notizie costantemente aggiornate e approfondite.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Condividi su:

Le più lette

Altri articoli
Correlati

“SCULPTURE” è il nuovo progetto del dj e producer barlettano Luciano Binetti

Valorizzare e promuovere le bellezze del nostro patrimonio culturale...

“Riaprite il Campo dei Cappuccini”: l’appello di Antonio Dazzaro al Comune di Barletta

Il Campo dei Cappuccini di Barletta, chiuso dall'ottobre del...

Barletta, in via Roma lavori dell’ Acquedotto pugliese

Acquedotto Pugliese sta effettuando interventi per il miglioramento del...

Qualità dell’aria a Barletta, approvato protocollo d’intesa tra Comune e ARPA Puglia

“Sarà una rete di deposimetri a misurare le quantità...