L’uva è il frutto che più rappresenta il nostro territorio, che sia da tavola o da vino abbiamo il primato di produzione e di varietà a livello italiano.
Soffermiamoci sull’uva da tavola, in Puglia sono maggiormente coltivate: l’Italia, la Victoria, la Red Globe, la Regina bianca e negli ultimi anni hanno preso sempre piu piede tra i consumatori le uve senza semi, tipo la Crimson o la Superior Seedless.
Qualunque sia la vostra preferita concedersi uno spuntino con l’uva è sicuramente un toccasana per il nostro organismo, infatti i nutrienti presenti nell’uva esercitano un’azione antiossidante e antinfiammatoria, proteggono il sistema cardiovascolare e aiutano a contrastare l’invecchiamento e i tumori.
Ma quanta uva possiamo mangiare ogni giorno? Purtroppo la dose consigliata è di soli 100/150 gr. perché è ricca di zuccheri, per questo vi consiglierei di concedervela come ricarica a metà mattina o ancora meglio a colazione, così da assumere grazie ai suoi zuccheri l’energia necessaria per affrantare la giornata.
A proposito di colazione, in questo momento di abbondanza e stagionalità sarebbe fantastico preparare delle confetture da utilizzare su fette biscottate, strudel e crostate. Ma non solo provatela con un formaggio caprino fresco, su pane tostato ai cereali con semi misti.
Segnatevi la ricetta della mia confettura di uva.
1kg di uva
400gr di zucchero
Il succo e la buccia di un limone
Prima di tutto, procedete a sterilizzare i vasetti, utilizzate tappi nuovi e twist off se intendete conservare fuori dal frigo.
Poi lavate accuratamente l’uva e in pentola con lo zucchero, succo di limone filtrato e buccia tagliata grossolanamente.
Infine, lasciate macerare per 2 h circa, poi eliminate e bucce:
Poi cuocete su fuoco molto lento, girando di tanto in tanto senza far attaccare il composto per circa 1 h ma il tempo potrebbe variare. Quello che è indicativo è la consistenza: deve rapprendersi in una confettura morbida e non liquida, deve fare la goccia senza colare.
Infine passate in un passaverdure per trattenere le bucce ed eventuali semi:
Valutate poi la consistenza e disponete nei vasetti sterilizzati riempiendoli fino ad 1 cm dal bordo.
Poi lasciateli raffreddare capovolti. Importante che sia avvento il sigillo e la capsula twist off del barattolo sia piatta (segno di chiusura corretta)
Ecco pronta la vostra confettura!
Se volete conservarla in dispensa procedete con la pastorizzazione: ovvero bollire di nuovo i barattoli pieni e sigillati in pentola con canovacci. In questo modo la confettura si conserva per 10 – 12 mesi in luogo asciutto, buio e lontano da fonti di calore.
Una volta aperti i barattoli vanno conservati in frigo e consumati entro 10 gg.
Infine, se non avete proceduto alla sterilizzazione e pastorizzazione o semplicemente qualcosa è andato storto, potete congelare la vostra marmellata per 12 mesi.
Chef Angela Mascolo