Dopo un anno e mezzo di paralisi politica, in cui l’unico vero tema all’ordine del giorno è stata la più classica spartizione delle poltrone, il Consiglio Comunale di Barletta ritorna il prossimo 12 marzo e si ritrova di nuovo a fare i conti con debiti fuori bilancio e una gestione finanziaria sempre più disastrosa. Il “Grafico dell’Indignazione”, come oramai denominato dai cittadini liberi, riprende con vigore la sua corsa.
Ma mentre i cittadini attendevano risposte su sicurezza, servizi, viabilità e sviluppo, i loro rappresentanti hanno perso mesi interi in lotte di potere interne.
Dopo aver approvato a fatica, con una sceneggiatura a dir poco farsesca, un bilancio “lacrime e sangue” che impone pesanti sacrifici ai cittadini, il prossimo 12 marzo il Consiglio tornerà a riunirsi per affrontare un’altra ondata di debiti fuori bilancio, frutto di errori, inefficienze e contenziosi che, ancora una volta, pesano sulle casse pubbliche.
E’ bene ricordare che il 52% segnato dal “Grafico dell’Indignazione” rappresenta il tempo, fin qui impiegato, dai Consigli Comunali per discutere e approvare i debiti fuori bilancio e non il dettaglio degli stessi, come strumentalmente sproloquiato da alcuni per tentare di ridurre alla banalizzazione quanto dai cittadini evidenziato.
Un dato che certifica il fallimento amministrativo: mentre metà delle sedute è impiegata per tappare buchi finanziari, la città resta ferma, ostaggio di una politica che pensa più agli equilibri interni che alle esigenze dei cittadini.
Fino a quando Barletta dovrà subire questa gestione disastrosa?
Il nostro “Grafico dell’Indignazione” segna un nuovo record, perché mentre i cittadini pagano, chi governa continua a non assumersi alcuna responsabilità.
Il Comitato Zona 167 continuerà a denunciare questa deriva, perché Barletta merita di più e non si rassegnerà mai alo stato di cose a cui sembra essere condannata.
Giuseppe Di Bari, Comitato di quartiere zona 167