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Ferite da botti

Siamo nel pieno del periodo natalizio e tutti aspettiamo con fervore la notte dell’ultimo dell’anno per festeggiare in allegria e in compagnia ma purtroppo anche la notte di San Silvestro il 118 e i pronto soccorso di tutta Italia vengono presi d’assalto da persone ferite a causa di botti mal utilizzati o difettosi.

Il 1° gennaio 2023, secondo il bilancio del Viminale, 180 persone sono rimaste ferite, di cui 48 ricoverati e 11 gravi, senza però nessuna vittima. I numeri più preoccupanti interessano i minorenni, 50 i giovani feriti il primo dell’anno del 2023 a fronte dei 20 del 2022, per es. a Taranto hanno dovuto amputare una mano ad un bimbo di 10 anni. A seguito dell’esplosione di un petardo le lesioni riportabili sono simili a quelli dell’esplosione di una mina o di una bomba su un campo di guerra, traumi e ustioni su mano, occhi, viso, le zone più esposte e più colpite, con lesioni a cute, ossa, tendini e legamenti, spesso con lesioni gravi, permanenti ed invalidanti.

Se l’esplosione di un petardo avviene in mano, genera una ferita da scoppio con un’ustione che non deve essere medicata con mezzi di fortuna. Le prime azioni da mettere in atto sono: provare a rallentare il sanguinamento ponendo a monte del trauma una cintura stretta (o lacci di scarpa) e porre l’arto sollevato, tamponare il sanguinamento con magliette o uno straccio, raccogliere e porre in un sacchetto immerso in un contenitore con acqua e ghiaccio eventuali frammenti della mano (potrebbero rivelarsi utili per un’eventuale ricostruzione), recarsi in ospedale o chiedere aiuto per raggiungere il pronto soccorso più vicino.

Spesso i soggetti colpiti in questo modo perdono una falange, l’intero dito o, purtroppo la mano e fin’ anche parte del polso. In questi casi l’unico trattamento è l’uso della protesi. Si intuisce facilmente che la perdita totale o parziale di una mano pregiudica lo svolgimento delle normali attività quotidiane dal lavoro, allo sport alle attività ludiche e cambia radicalmente la vita della persona colpita. Gravi e invalidanti sono anche le lesioni di viso e occhi, la perdita della vista non è una conseguenza da dimenticare.

Poche e semplici indicazioni ci aiutano ad evitare traumi, tragedie e corse folli in ospedale: non acquistare petardi non autorizzati, né tanto meno costruirne qualcuno “home made”, non accenderli o lanciarli vicino ad automobili, cassonetti, giardini o case, mai lanciarli in direzione di altre persone o verso balconi e finestre, non avvicinarsi ad un petardo non esploso, non cercare di riaccenderlo, buttatelo via; mai farli esplodere in un contenitore, lo scoppio provocare la rottura del contenitore moltiplicando i danni (all’esplosione del petardo e delle sue schegge, si aggiungono quelle del contenitore).
L’unica vera fondamentale raccomandazione è quella di stare il più lontano possibile dai botti e dai petardi e molto lontani da chi li sta usando. Non sono un gioco, soprattutto per bambini.

Con affetto

Dr.ssa Francesca Palmitessa

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