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Festival Promozione Pari Opportunità: bambine e bambini per un futuro senza violenza

L’Osservatorio Giulia e Rossella allena le nuove generazioni alla parità di genere

In tanti lo dicono per cavalcare l’onda di rabbia e visibilità del momento, ma in pochi hanno il coraggio di farlo davvero: educare le nuove generazioni è un passaggio fondamentale per scardinare la cultura alla base della violenza di genere e il Centro Antiviolenza Onlus: Osservatorio Giulia e Rossella lo sa bene. Da due anni attiviste e volontarie coinvolgono attivamente gli studenti più giovani delle scuole in progetti educativi e formativi, che oggi, per il secondo anno consecutivo, si sono conclusi con il Festival per la Promozione delle Pari Opportunità. Un’occasione di festa, gioco e incontro tra scuole, istituzioni e Osservatorio, per riconoscere ai ragazzi il merito del loro impegno e fare il punto sui risultati raggiunti.

Davanti a una platea gremita di bambine e bambini, ragazze e ragazzi, alunni delle scuole primarie e secondarie di primo grado di Barletta, guidati da Christian Binetti, abbiamo assistito alla proiezione del cortometraggio “Mi piace Spiderman e allora?” del regista Federico Micali, ospite in sala, e alla premiazione dei lavori svolti dagli studenti durante i laboratori formativi “Di Pari Passo”.

Un successo ben al di sopra delle aspettative, quello di questa edizione, che ha visto concorrere sette istituti con ben 300 disegni, rendendo la vita non facile alla giuria che ha dovuto decretare i vincitori. Bambini e ragazzi sono stati chiamati a scegliere e rappresentare uno o più personaggi celebri che potessero essere un esempio e una fonte d’ispirazione. Tra i lavori spiccano nomi celebri ma non mancano le scelte non convenzionali come Bessie Coleman, aviatrice scelta da Raffaella Cafagna dell’IC Modugno, che hanno permesso ai presenti di conoscere anche volti e vite straordinarie di impegno, lotta e rottura sociale.

Il primo lavoro ad essere premiato è di Lucia Noemi Discanno, studentessa dell’istituto Ettore Fieramosca, ed è uno splendido ritratto di Letizia Battaglia: anticonformista, fotografa e attivista antimafia soprattutto, scomparsa lo scorso anno. Noemi e la professoressa referente Daniela Grimaldi, a nome anche del dirigente scolastico prof. Messinese, si sono dette entusiaste del progetto, cui la scuola ha aderito con slancio.

E poi Federica Pellegrini di Laura Galasso dell’IC Musti – Dimiccoli, Samanta Cristoforetti di Rosa Borgia e Viola Cojentino dell’IC D’Azeglio – De Nittis, Frida Khalo di Sofia Capuano dell’IC Giovanni Paolo II e Nilde Iotti di Anna Lucia Valerio dell’IC Moro. Tra i volti scelti c’è anche Santa Scorese, studentessa a attivista cattolica nominata Serva di Dio dalla chiesa cattolica, uccisa da uno psicopatico a soli 23 anni a Palo del Colle, nel 1991. A Mariella Bonadies, giovane autrice del ritratto premiato, anche lei studentessa della scuola Fieramosca, è stato dedicato un regalo inaspettato: durante la premiazione, infatti, Rosa Maria Scorese, sorella di Santa, è intervenuta con una videochiamata in diretta per ringraziare e lasciare a tutti gli studenti il suo messaggio rispetto, ascolto, e importanza di una pronta denuncia di violenza.

Tante le istituzioni presenti in sala, tutte o quasi rappresentate da donne: una quota rosa che non passa certo inosservata e che è un grande passo verso la parità di genere, soprattutto in un ambito in cui anche la presenza istituzionale in queste occasioni è stata per decenni a totale appannaggio degli uomini, ritenuti unici detentori di autorevolezza.

I messaggi lanciati dal palco sono molteplici ma in fondo uguali: l’importanza del rispetto per il prossimo, dell’ascolto, dei segnali d’allarme anche minimi. La necessità di attivare quella rete di sostegno che c’è, che passa sì dalle forze dell’ordine, ma anche dei centri antiviolenza, con la consapevolezza che nessuno si salva da solo.

Non è mancato un momento di gioco, in cui tutto il giovane pubblico è stato chiamato a rispondere alle domande del “Quiz delle Pari Opportunità” durante il quale i ragazzi hanno potuto fare sfoggio di quanto assimilato finora. Stereotipi, gender gap, costituzione sono state solo alcune delle materie messe alla prova, e tra uno strafalcione e una risata, la scuola Modugno si è aggiudicata i premi messi in palio dall’Associazione Scartoff.

“Allenati contro la violenza” non è solo il motto che l’Osservatorio ha scelto per i suoi gadget, ma anche un percorso tracciato per portare i bambini di oggi verso una maturità consapevole dell’uguaglianza di genere. Perché come ha detto giustamente dal palco la professoressa Giovanna Paolillo del IC Mennea non esiste una qualità maschile e una qualità femminile: esiste solo una qualità umana.

Una mattinata di dialogo e di speranza nel futuro, integratori indispensabili quest’anno più che mai, per tutti gli uomini e le donne che ogni giorno lottano per combattere le discriminazioni e la violenza di genere. A ridosso di questo 25 novembre così doloroso, con il ricordo di Giulia Cecchettin che sorride dal palcoscenico del Multisala Paolillo, la consapevolezza di aver contribuito a formare degli adulti migliori è l’unica forza motrice che rende possibile proseguire viaggio che a volte sembra senza meta. A Tina Arbues e a tutta la sua grande squadra di attiviste deve andare il grazie di tutta la comunità cittadina, e non solo, per l’impegno costante anche controcorrente, con cui dal 1995 ascoltano, proteggono e educano donne, bambini e uomini in difficoltà.

Articolista di barlettaweb24, il primo quotidiano on line del gruppo, giovane e innovativo, si pone l’obiettivo di coinvolgere i lettori e renderli attivi e partecipi sul proprio territorio, attraverso notizie costantemente aggiornate e approfondite.

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