“L’ultimo di una lunga serie di atti contrari sia alle indicazioni (nazionali e regionali) del partito sia allo statuto di Forza Italia: ho scritto al collegio dei probiviri per segnalare il comportamento del coordinatore provinciale della Bat, Marcello Lanotte”. Così il consigliere regionale Giuseppe Tupputi, che spiega meglio: “Lo statuto di Forza Italia stabilisce che un consigliere regionale entri di diritto nel coordinamento provinciale: un organismo del partito che, dal mio ingresso in Forza Italia, si è riunito più volte senza che il sottoscritto sia mai stato coinvolto o avvisato. Questa è una palese violazione dello statuto, evidentemente suscettibile di censura esattamente come tutto ciò che il coordinatore ha ritenuto di fare in questo lasso di tempo.
Ricordo a me stesso che mia sorella sia la consigliera comunale di Barletta più suffragata e che la sua adesione al Gruppo consiliare sia stata rigettata. Rigettata solo perché sgradita al coordinatore e ai suoi sodali… eppure, abbiamo deciso di entrare in Forza Italia con grande entusiasmo e serenità e con questo spirito siamo stati accolti da tutto il partito. Tranne che dal coordinatore della Bat! E’ chiaro che -grazie al rapporto di stima e amicizia che ci lega al commissario regionale, l’on Mauro D’Attis, e al vice commissario, il sen Dario Damiani– dormiremo ugualmente senza rischi di insonnia, ma è paradossale che un riferimento locale remi contro tutti e contro la crescita del partito sul territorio.
Senza considerare le indicazioni del segretario nazionale Antonio Tajani, che ha aperto Forza Italia alle realtà civiche da cui provengo e da cui proviene mia sorella. Probabilmente, qualcuno intende il partito come proprietà privata, ma adesso la misura è colma. Sono rimasto in silenzio per non irrorare la polemica fino ad oggi, ma ora è giunto il momento che gli organismi deputati del partito prendano in mano la questione”, conclude Tupputi.