Circa diecimila persone ieri pomeriggio, 17 ottobre, hanno gremito gli spalti dello stadio “Zaccheria” di Foggia per l’ultimo saluto ai tre giovanissimi tifosi che domenica scorsa hanno perso la vita nel tragico incidente stradale avvenuto sulla statale Potenza-Melfi mentre tornavano dall’incontro di calcio Potenza-Foggia.
Alle 16 in punto i tre feretri di Gaetano, la cui famiglia è di Barletta ma residente a Foggia, Michele e Samuel sono entrati nello stadio per essere adagiati sul terreno di gioco, accolti da un lungo e commosso applauso, avvolti dalla bandiera e dalle sciarpe del loro gruppo di tifoseria e della squadra amata. Ad attenderli i familiari straziati dal dolore, i compagni di scuola, il presidente e il mister del Calcio Foggia 1920, Nicola Canonico ed Ezio Capuano, e il ministro per lo Sport Andrea Abodi.
“Siamo riuniti in questo che dovrebbe essere un luogo di divertimento, di sport. Lo abbiamo trasformato per questo pomeriggio nella cattedrale della nostra città – ha detto Monsignor Ferretti, vescovo di Foggia, nella sua omelia – La morte di Gaetano, Michele e Samuel sbatte in faccia a tutti noi un’amara realtà, come uno duro schiaffo sul volto di chi è più giovane. La morte esiste, è reale! Fa parte della vita; ne è la fine e il compimento. Pensiamo: “Non è giusto!”. Non è giusta la morte di un giovane: di tre giovani. Non è giusto morire in questo modo”.
L’estremo saluto per i tre sfortunati ragazzi sotto la loro Curva Nord, dove i feretri hanno sostato tra i nomi scanditi dal pubblico prima di lasciare per l’ultima volta lo stadio.