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Bisceglie: GdF scopre laboratorio tessile abusivo e sconosciuto al fisco. Individuati tre lavoratori “in nero”.

In un locale commerciale sito nella periferia a sud Bisceglie una donna gestiva “in nero”, la produzione di capi di abbigliamento destinati al mercato

I Finanzieri della Compagnia di Trani, al termine di una mirata attività info-investigativa di natura economico-finanziaria svolta nel comune di Bisceglie, hanno individuato una ditta tessile completamente abusiva e sconosciuta al Fisco, riscontrando al suo interno anche la presenza di 3 operai che erano impegnati nell’attività di produzione di capi di vestiario senza alcun contratto di lavoro.

L’esito della quotidiana attività di controllo economico del territorio svolta dalle Fiamme Gialle tranesi, anche in ore notturne e nei giorni festivi, viene sistematicamente incrociato con le informazioni rese disponibili dalla cosiddetta “Dorsale Informatica”, piattaforma in grado di sintetizzare le risultanze delle molteplici e differenti banche dati disponibili. Nel caso specifico, è stato analizzato un “anomalo” contratto di affitto di un locale commerciale sito nella periferia a sud Bisceglie dove, a seguito di attività di osservazione e pedinamento, è stata individuata una donna che gestiva, totalmente “in nero”, la produzione di capi di abbigliamento destinati al mercato.

All’atto dell’intervento, le pattuglie del “117” delle Fiamme Gialle si sono trovate di fronte a un vero e proprio stabilimento, dotato di ben 17 postazioni di lavoro, composte da vari macchinari (“taglia e cuci”, “due aghi”, “asolatrici”, “attaccabottoni” e “spolettatrici”) ove, intenti a lavorare, sono stati individuati anche tre lavoratori completamente “in nero”. Oltre 2.000 erano, invece, i capi di abbigliamento semilavorati, pronti per essere ceduti ad imprese regolari per la successiva commercializzazione.

Le indagini di polizia tributaria proseguiranno per la ricostruzione dei ricavi non dichiarati al Fisco, anche attraverso l’approfondimento dei conti bancari e la ricostruzione del patrimonio illecitamente accumulato in evasione di imposta.

Il lavoro nero è piaga per l’intero sistema economico perché sottrae risorse all’Erario, mina gli interessi dei lavoratori, spesso sfruttati, e consente una competizione sleale con le imprese oneste.

Contrastare l’evasione fiscale vuol dire contribuire alle prospettive di ripresa e di rilancio dell’economia del Paese e favorire una più equa ripartizione del prelievo impositivo tra i cittadini (“pagare tutti per pagare di meno”).

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