La Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia, la transfobia (IDAHOT) è una ricorrenza promossa e riconosciuta dall’Unione Europea e dalle Nazioni Unite che si celebra dal 2004 il 17 maggio di ogni anno. La prima Giornata internazionale contro l’omofobia ha avuto luogo il 17 maggio 2004, a 14 anni dalla decisione di rimuovere l’omosessualità dalla lista delle malattie mentali nella classificazione internazionale delle malattie, pubblicata dall’OMS.
Il tema di quest’anno per la ricorrenza è: “Insieme sempre: uniti nella diversità” e sottolinea l’importanza del messaggio che tutti gli esseri umani, indipendentemente da chi sono, chi amano e come si vedono e si definiscono, nascono liberi e uguali in dignità e diritti.
Quest’anno ricorre il 75º anniversario della Dichiarazione universale dei diritti umani, ma purtroppo continuiamo ad assistere a episodi di violenza, discriminazione e retorica anti-LGBTI, non solo nel nostro paese, ma anche in Europa e nel mondo. Ci sono paesi che puniscono con la pena di morte l’omosessualità, chi commette violazioni e abusi dei diritti umani sulla base dell’orientamento sessuale e dell’identità di genere. E tutto questo è inaccettabile.
I pregiudizi, i pensieri, i sentimenti e i comportamenti razziali nei confronti di omosessualità, bisessualità e transessualità spesso sfociano in abusi e veri e propri crimini contro le persone. In una società bigotta che stigmatizza ed emargina tutto ciò che non rientra nel concetto di “normale” e tendenzialmente inquadrato in una sfera etero sessuale e binaria, distrugge la dignità e la vita stessa delle persone, privandole della libertà di sentirsi sé stessi nella migliore forma che li rappresenta.
In molti stati dell’Unione Europea l’omofobia è equiparata al razzismo, all’antisemitismo, al sessismo e alla xenofobia e sono state create leggi per contrastare questo fenomeno. Purtroppo, però non è ancora sufficiente per permettere a tutti, indistintamente, di vivere liberi e soprattutto sentirsi al sicuro, sempre.