Per secoli sono stati alternativamente emarginati, derisi, addirittura demonizzati: i mancini, nel corso del tempo, hanno subito vessazioni e tentativi di correzione forzati, spesso andati a buon fine loro malgrado. Per sensibilizzare sulle caratteristiche e sulle difficoltà dell’essere mancini, nel 1992 è stata istituita la Giornata Internazionale dei Mancini. A promuoverla e diffonderla è stata l’associazione britannica Left handers International Club, che ha fissato la data del 13 agosto, rendendo ufficiale a livello mondiale quanto fatto in modo informale già dal 1973.
Nel mondo si stima che circa il 10% della popolazione mondiale prediliga l’uso della mano sinistra diversamente dalla maggioranza desta, ma nonostante questo sono ancora molto diffuse credenze e pregiudizi popolari. Ma il mondo è stato davvero così crudele con i mancini?
Per averne la certezza ci basta dare un’occhiata all’etimologia della parola: mancino deriva infatti dal latino mancus e significa “storpio” o “mutilato” e la parola sinistro poi non è da meno. Leggendo la sua definizione sul vocabolario la troviamo come sinonimo di “funesto” o “avverso” e come sostantivo viene usata addirittura come alternativa per “incidente”. Ecco quindi fugato ogni dubbio su quale fosse la percezione delle persone che usano la sinistra e perché, per secoli, la sinistra è stata chiamata anche “la mano del diavolo”.
Se pensate che tutto questo risalga al buio medioevo o ai tempi dell’inquisizione, purtroppo dobbiamo deludervi! I pregiudizi sui mancini sono infatti arrivati quasi ai giorni nostri, anche in Italia, dove ancora negli anni ’70 e ’80 era frequente incontrare insegnanti convinti di dover correggere questo difetto a ogni costo.
I mancini del mondo hanno però opposto resistenza e a dispetto delle aspettative sono aumentati nel tempo, diffondendo finalmente anche un’informazione più completa e corretta sul loro conto. Ad oggi non si sa ancora con certezza come si sviluppi il mancinismo, la spiegazione più affidabile ci dice che all’origine si sia un mix tra abitudini predisposizione genetica, ma non è stato completamente escluso che si tratti di una “scelta” casuale e involontaria.
Quello che sappiamo con certezza è che i mancini sfruttano le aree del cervello in modo diverso rispetto alle persone che utilizzano la destra come mano prevalente. Questo sembra incidere sulla loro predisposizione e capacità nel risolvere calcoli complessi e sulla creatività; è risaputo ormai che essere mancini è un punto di forza anche in molti sport, come il tennis, la scherma e il pugilato. Non è un caso forse che tantissimi personaggi celebri legati all’arte, alla scienza e allo sport fossero mancini, come ad esempio Albert Einstein, Leonardo Da Vinci, Marie Curie, Jhon McEnroe e Barack Obama.
La Giornata Internazionale dei Mancini nasce proprio con l’intento di diffondere quanta più conoscenza possibile sulle differenze e sulle peculiarità di tutti coloro che prediligono la parte sinistra del proprio corpo. Se fino a trent’anni fa essere mancini era un ostacolo nella società, oggi possiamo affermare che ai mancini vengono riconosciuti quasi dei superpoteri, che speriamo compensino le difficoltà del vivere in un mondo ancora pensato e progettato solo per chi usa la destra.
