La Giornata Internazionale della Donna ogni anno ricorre per rammentarci delle tante lunghe e sofferte lotte, sia per restituire il giusto valore ai notevoli progressi sociali (quali il pieno riconoscimento politico ed economico), sia per condannare le tante discriminazioni e le continue violenze di cui le donne soffrono ancora, in quasi tutte le parti del mondo.
Per celebrare questa Ricorrenza all’insegna della valorizzazione del pianeta donna nelle sue variegate sfaccettature- la Fidapa Barletta ( Fondazione Italiana Donne Arti Professioni) in collaborazione con l’Osservatorio Giulia e Rossella Centro Antiviolenza Onlus, il Centro Yoga Piccolo Loto Asd Barletta– si è ispirata alle gesta di colei che fu una scienziata e filosofa, Ipazia D’Alessandria D’Egitto, nata approssimativamente tra il 355 e il 370 d.C. , uccisa presumibilmente nel 415 d.C., proprio a causa della sua smisurata cultura e della sua tenacia nel voler essere una donna capace di esercitare il libero pensiero.
L’iniziativa- dal titolo “ Il Cielo di Ipazia”- patrocinata dal comune di Barletta- si è svolta venerdì 8 marzo nella Sala Rossa “ Vittorio Palumbieri” del Castello della città della Disfida.
“Esprimiamo compiacimento per l’ottima conduzione e impeccabile riuscita di questa lodevole iniziativa che rappresenta, per la meravigliosa platea accorsa numerosa qui questa sera, un’opportunità di esplorare le diverse sfaccettature del mondo femminile” Così hanno esordito la Docente di Pianoforte Maria Musti, Presidente Fidapa-Barletta e la Professoressa di lingua Francese Luisa Zotti, Componente Direttivo Fidapa-Barletta. “La FIDAPA ( Fondazione Donne Italiane Arti Professioni Affari) – hanno proseguito- è un’associazione di donne nata in Italia a cavallo tra gli anni ’20 e ’30, consolidatasi poi nel 1945. L’acronimo stesso, Federazione Italiana Donne Arti Professioni Affari, rende benissimo l’idea della natura e della missione di questa federazione. Un insieme di donne che si vogliono affermare nel mondo oltrepassando quelle barriere di genere che, da sempre, ostacolano la realizzazione professionale femminile in un mondo pensato più a misura di uomo. La nostra mission è perfettamente calzante con la figura di Ipazia di Alessandria D’Egitto che è stata e continua ad essere simbolo di emancipazione, modernità, coraggio, determinazione. Eroina del libero pensiero. Da qui l’idea di celebrarla in occasione della Giornata Internazionale della Donna”
Questa celebrazione per l’affermazione dei diritti delle donne – ha dichiarato Rosa Maria Convertini, Responsabile Responsabile del Centro Yoga Piccolo Loto a Barletta, Laureanda in Filosofia e Etica, Formata nella Sesta Edizione del Seminario Nazionale sulle Pratiche Filosofiche in Italia, Docente Università Popolare presso Ambulatorio Popolare – ha radici molto datate nel tempo, per questa ragione abbiamo voluto renderle note attraverso il ricordo della prima donna uccisa “per amore del sapere”: Ipazia, filosofa e scienziata alessandrina, lapidata per non aver voluto rinunciare ai principi a cui si ispirava il suo pensiero scientifico e a cui aveva dedicato tutta la sua esistenza. Da laureanda in filosofia e etica- ha proseguito la Convertini- ho ritenuto, unitamente alle Associazioni che hanno accolto con favore questa iniziativa, di cogliere l’occasione della ricorrenza dell’otto marzo per restituire dignità e rendere omaggio alla figura di Ipazia, colei a cui nessuno ha mai chiesto scusa nei quindici secoli di storia successivi alla sua terribile morte che l’ha vista vittima di cristiani resi folli dal fanatismo nel momento di trapasso dal paganesimo morente (di cui Ipazia voleva difendere i valori migliori) al cristianesimo vincitore. Non siamo sicuri – ha concluso- che l’assassinio brutale sia avvenuto proprio l’8 marzo. Presumibilmente nel marzo del 415. in ogni caso Ipazia merita di entrare nel novero delle donne che si sono sacrificate per altre donne nella rivendicazione assoluta del libero pensiero”.
Promuovere la cultura del rispetto dei diritti e delle pari opportunità contro ogni forma di disparità e discriminazione per accendere i riflettori sulle molteplici difficoltà che le donne ancora sono costrette ad affrontare nella quotidianità a causa del divario di genene che è ancora imperante in Italia più che nel resto degli altri paesi europei, è stato il filo conduttore dell’intervento della relatrice Laura Pasquino, Avvocata Osservatorio Giulia e Rossella Centro Antiviolenza Onlus: “Il raggiungimento dell’uguaglianza di genere, obiettivo dell’agenda 2030, necessita di interventi concreti a sostegno delle donne e del riconoscimento del loro lavoro ,anche domestico. Il Centro Antiviolenza Osservatorio Giulia e Rossella, autorizzato dalla Regione Puglia, opera da 30 anni a Barletta -nella sede comunale in p.zza Aldo Moro 16 e in via Ferdinando D’aragona 123-a sostegno delle donne vittime di violenza, con attività di prevenzione , formazione e sensibilizzazione in numerose scuole di ogni ordine e grado, nel promuovere la cultura del rispetto tra generi e di educazione alle pari opportunità. Con questa finalità abbiamo pensato e attuato il progetto “ Di Pari Passo” rivolto ai piccoli studenti della scuola prima e secondaria di primo grado della città poiché riteniamo che per cambiare la cultura patriarcale si debba partire dai più piccoli attraverso un linguaggio semplice e soprattutto attraverso buoni esempi, esempi di donne che nella vita ce l’hanno fatta, con le proprie forze e con tenacia e caparbietà”
Un contributo in qualità di studiosa della materia è stato offerto da Doriana Antenori, Docente di Storia e Filosofia , Insegnante Specializzata Scuola Secondaria Secondo Grado: “ L’8 Marzo ha dichiarato la Professoressa-possiamo far assurgere la figura di Ipazia D’Alessandria D’egitto quale simbolo originario della lotta tesa alla conquista della piena emancipazione e dignità femminile nel tortuoso percorso della donne per il raggiungimento della completa parità di genere. Ipazia insegnava ad entrare nel sé (l’intelletto) guardando fuori (la volta stellata) e mostrava come procedere nel faticoso cammino verso la consapevolezza poiché soltanto prendendo atto delle proprie potenzialità, attraverso un difficile percorso introspettivo, si può potenziare l’autostima, assaporare la meraviglia di ricostruire se stessi e proiettarsi con determinazione sempre verso nuove mete”
L’incontro è stato occasione per compiere un viaggio a 360 gradi nell’universo femminile, in tale direzione il contributo offerto dall’Assessore allo sport del comune di Barletta Marcello Degennaro e da Lucia Negroponte, Presidente A.N.D.O.S. onlus Associazione Nazionale Donne operate al Seno.
“ Il rapporto tra donna e sport è una storia ancora tutta da scrivere- ha dichiarato Degennaro– poiché le difficoltà incontrate nel cammino di emancipazione femminile nello sport sono state e continuano ad essere ancora molte. E’ pur vero, però, che lo sport femminile vede un incremento in termini di partecipazione: scende l’età media delle tesserate, aumentano le medaglie. Sicuramente i prerequisiti per un cambiamento di rotta verso l’abbattimento del muro dei preconcetti che avvolgono il rapporto tra donne e sport ci sono tutti ma, come si sa, gli stereotipi sono duri a morire e il giorno in cui tutta la società dimostrerà di aver capito, una volta per tutte che le differenze di genere rappresentano un limite e norme è ancora lontano. In ogni caso, concentriamoci sugli avvenimenti belli: colgo l’occasione questa sera per invitarvi tutti ad assistere al “ Giro del Mediterraneo Rosa” che avrà luogo dal 19 al 23 aprile con la collaborazione dell’Unione Ciclistica Internazionale UCI e FCI FED. I ventuno sodalizi iscritti rappresenteranno 14 nazioni di cinque contenenti che arriveranno prima in Campania e poi in Puglia dove si svolgeranno le tappe del Giro che quest’anno partirà dalle zone del mar Tirreno per chiudersi a ridosso dell’Adriatico. Appuntamento a Barletta il 21 aprile.”
“Quando è stata fondata, nel 1976, l’Associazione A.N.D.O.S. Onlus – ha dichiarato Lucia Negroponte-era un piccolo progetto con un grandissimo sogno. Le fondatrici e le prime volontarie, infatti, avevano intuito che il tumore al seno non era una “semplice malattia”ma qualcosa di più complesso e profondo: una ferita non solo del corpo, ma anche dell’identità femminile, che richiedeva un supporto e un approccio specifici. Ecco perché l’ A.N.D.O.S. Onlus ha sviluppato un ruolo attivo nel cercare di migliorare il più possibile i risvolti negativi della malattia: dalla fase di diagnosi alla riabilitazione. Su tutto il territorio nazionale, difatti, l’A.N.D.O.S. si impegna ad aumentare nelle donne non solo la consapevolezza nei confronti dell’anticipazione diagnostica favorendo l’adesione ai programmi di screening mammografico e promuovendo l’istituzione delle Breast Unit, ma soprattutto a renderle consapevoli che dopo l’intervento si può e si deve ripartire con grinta e coraggio verso l’accettazione di una nuova concezione di sé.”
Sono stati protagonisti di una brillante performance di simulazione di atti a difesa personale che ha entusiasmato il numeroso pubblico presente in sala, gli allievi della Federkombat addestrati dal Maestro Vittorio Cardone, Tecnico Federale Cintura Nera 6°Dan: L’esecuzione di tecniche di combattimento fisico deve avvenire nel solco dell’invito di Ipazia alla cura del sé e al recupero dell’autostima. Tecnicamente, qualunque essere umano adulto, sia di sesso femminile che maschile, dispone di risorse sufficienti a scoraggiare e demotivare un potenziale aggressore. E la sorpresa generata da gesti di difesa tecnicamente competenti ed esplosivi nell’esecuzione può essere determinante e risolutiva. L’inferiorità fisica delle donne è un mito coltivato dagli uomini per legittimare la discriminazione tra i sessi e del quale le donne cercano faticosamente di liberarsi poiché rinchiudersi nella paura e nella rassegnazione porta alla negazione delle proprie potenzialità reattive e condanna a rifugiarsi nel vittimismo e nella subalternità rispetto al sesso maschile. Questo è il lavoro che da Maestro compio sui miei allievi che hanno un’età che va dall’infanzia sino alla terza età: tutti possono approcciarsi all’apprendimento di tecniche di autodifesa. L’esempio virtuoso di Ipazia sia da sprono per indurre ciascuno di noi a superare i nostri limiti fisici e culturali”.
Spunti di riflessione a più voci sono stati offerti dagli allievi delle “Lezioni di Meraviglia” tenute dalla Rosa Maria Convertini Docente presso l’Università Popolare con sede presso l’Ambulatorio Popolare di Barletta– Michele Angelo Dambra, Michele Gentile, Gabriella Matera, Maria Mennea, Alessandra Palmieri, Sara Quarto- che hanno restituito voce alla filosofa Ipazia di Alessandria d’Egitto attraverso la lettura delle citazioni più note che la storia le attribuisce.
I saluti istituzionali sono stati affidati agli assessori del comune di Barletta: Oronzo Cilli– Cultura e Turismo che ha sottolineato l’importanza di dover celebrare tutti i giorni l’otto marzo e non soltanto in occasione della Giornata Internazionale delle Donne; Rosaria Mirabello– Politiche Sociali, Inclusione e Coesione; Annamaria Scommegna- Pari Opportunita’.
“Donne più indipendenti e in grado di autodeterminarsi – ha dichiarato l’Assessora Mirabello-sono sicuramente un antidoto alla violenza. Quando, la donna inizia a prendere consapevolezza del suo valore e a crearsi un’indipendenza, anche economica, non sara’ più “ostaggio” di mariti e compagni e riuscirà a sottrarsi con meno fatica alle situazioni di violenza. Per questo ritengo- ha concluso l’Assessora alle Politiche Sociali- che siano importanti soprattutto per le nostre giovani donne l’istruzione e il sapere poiché la conoscenza non può che renderle sempre più libere e forti.”
Presente all’incontro una delegazione della Associazione Culturale “Thempus” nella persona del vice presidente Riccardo Sfregola che nel porgere i saluti della Presidente Carmela Calabrese Designer e Costumista ha colto l’occasione per esprimerLe pubblicamente la sua vicinanza e quella di tutti i soci per l’evento luttuoso che La ha colpita nei giorni immediatamente precedenti la celebrazione della Giornata Internazionale della Donna. All’accorata preghiera si sono uniti gli organizzatori, i relatori e l’illustre platea intervenuta.
La conduzione dell’incontro è stata affidata alla Giornalista Patrizia Corvasce.
Patrizia Corvasce