I mezzi di comunicazione e il ruolo dell’informazione sono cambiati notevolmente nel tempo. Quarant’anni fa non avremmo mai immaginato che, nelle nostre tasche, avremmo avuto costantemente un dispositivo capace di tenerci aggiornati h24 su ciò che accade nel mondo: il nostro cellulare!
Questa realtà digitale è così presente nelle nostre vite che, nel 2015, l’Unesco ha adottato una risoluzione che ha proclamato il 28 settembre: Giornata internazionale per il Diritto di Accesso Universale alle Informazioni.
Siamo passati da un’informazione esclusivamente su carta stampata, poi alla radio, procedendo con la televisione ed infine abbiamo plasmato tutto nel nostro smartphone, il quale riesce ad aggiornarci in tempo reale su qualsiasi notizia in qualsiasi parte del mondo.
Se prima la televisione risultava essere il mezzo di informazione per eccellenza, da qualche anno a questa parte, la maggior parte della gente si è spostata sulle piattaforme online. I vari siti web, i vari link, ci offrono un miliardo di informazioni di qualunque tipo. Per quanto questo possa essere per noi tutti un vantaggio, sicuramente possiamo anche individuare una serie di punti critici.
Oggigiorno siamo abituati ad un continuo spiattellamento di notizie crude, siamo quasi abituati alla tragedia tanto da non scandalizzarci più, tendiamo a normalizzare delle notizie drammatiche perché le abbiamo sentite talmente tanto spesso da diventare la “normalità”. Per non parlare delle fake news, con i social e con Internet, le notizie viaggiano ad una velocità senza precedenti; in precedenza, prima di passare un articolo, il processo di revisione e accertamento dei fatti era più lungo e minuzioso, oggi non si ha tempo, e si passano delle notizie di cui non si è certi della sua veridicità. La cosa più importante è quella di essere più veloci della concorrenza a discapito dell’attendibilità della notizia.
Se da una parte riusciamo a leggere in tempo reale ciò che accade esattamente dall’altra parte del mondo, l’altra faccia della medaglia è rappresentata del dubbio di ciò che leggiamo.
Insomma, l’importanza dell’informazione non è mutata nel tempo, questo è certo, però il nostro occhio critico deve prevalere per riuscire a captare quelle bufale del web in modo da non farci prendere in giro.