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Giornata Internazionale delle Lingue dei Segni

No, quello nel titolo non è un errore, ma un chiarimento necessario a una delle convinzioni più diffuse sul linguaggio dei segni: non esiste una sola lingua dei segni nel mondo, infatti, ma più di duecento, ognuna con la sua dignità e peculiarità; ma andiamo con ordine. Il 23 settembre è la Giornata Internazionale delle Lingue dei Segni, istituita nel 2017 con una risoluzione delle Nazioni Unite su proposta della Federazione Mondiale dei Sordi, e festeggiata per la prima volta nel 2018.

La data coincide con la data di fondazione della stessa federazione, avvenuta nel 1951, e costituisce un giorno importante nel cammino di emancipazione e impegno della comunità non udente. Nel mondo si contano circa 70 milioni di persone affette da disabilità dell’udito, la maggior parte delle quali vive nei paesi in via di sviluppo. Per tutti loro, e per tutti coloro che gli sono accanto e che interagiscono con loro, le lingue dei segni sono uno strumento indispensabile di integrazione e comunicazione.

Per questo e per tutelare nel miglior modo possibili i diritti umani della comunità non udente, L’ONU ha sostenuto l’istituzione di questa giornata dedicata. Oltre a questo, per migliorare quanto più possibile la vita di tutte queste persone nel mondo, l’organizzazione si impegna affinché qualsiasi documento o provvedimento che possa riguardare individui non udenti sia redatto e tradotto anche da loro rappresentanti e che i servizi educativi nel mondo diventino tutti accessibili e adeguati ad accogliere questa e tutte le altre disabilità possibili.

La stessa risoluzione poi, si impegna affinché le oltre 200 lingue dei segni nel mondo vengano riconosciute tutte legalmente ed equiparate alle lingue nazionali scritte e parlate, per proteggere sia la varietà linguistica, che è un patrimonio prezioso, ma anche per rendere quanto più possibile accessibili tutti i servizi.

La lingua dei segni italiana ha assunto la dignità di “lingua” solo nel 1981, quando i ricercatori dell’Istituto di Psicologia del CNR di Roma hanno elaborato una definizione ufficiale di questo idioma, descrivendolo come “lingua a iconicità produttiva”, ma solo nel 2021, dopo decenni di proteste da parte della comunità sorda, la Camera dei deputati ha finalmente riconosciuto legalmente la LIS. Gli studiosi sono riusciti a racchiudere in poche parole un concetto difficilissimo, la lingua dei segni, infatti, non si limita a mimare oggetti o concetti base, bensì riesce, con un complesso sistema di gestualità, espressività e mimica facciale, a esprimere visivamente e in modo chiaro concetti astratti anche molto articolati.

Nel corso degli anni sono stati raggiunti molti traguardi importanti, ma è fondamentale che l’impegno non si fermi, affinché tutte le persone sorde nel mondo possano vedere riconosciuti i propri diritti in modo uniforme e goderne come la popolazione normo udente.

Articolista di barlettaweb24, il primo quotidiano on line del gruppo, giovane e innovativo, si pone l’obiettivo di coinvolgere i lettori e renderli attivi e partecipi sul proprio territorio, attraverso notizie costantemente aggiornate e approfondite.

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