A partire dal 1948, il 7 aprile di ogni anno, si celebra la Giornata Internazionale della Salute. La prima Assemblea dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), si è svolta nel 1948, in quell’occasione si è deciso di istituire una giornata dedicata alla salute con lo scopo di promuovere la sensibilizzazione sanitaria mondiale.
Commemorata a partire dal 1950, anche attraverso campagne pubblicitarie, questa ricorrenza cerca di portare alla luce questioni sanitarie importanti, come la salute mentale, quella infantile e materna e quella climatica; l’OMS, infatti, ha come obiettivo quello in cui nel mondo l’acqua, il cibo e l’aria pulita siano a disposizione di tutti e dove la salute e il benessere siano tutelati.
La nostra salute deriva in primo luogo dalla salute del nostro Pianeta, per questo è necessario che ognuno di noi se ne prenda cura, oltre ad essere dovere dei governi promuovere azioni e iniziative che apportino migliorie al luogo in cui viviamo, non mettendone a rischio la biodiversità. Con la pandemia di Covid-19, molte persone hanno cominciato a prestare più attenzione al tema della salute e hanno cambiato le loro abitudini, cercando di adottarne di più sane. La pandemia ha colpito profondamente tutti i paesi del mondo con un impatto maggiore sulle comunità già vulnerabili, le quali sono state esposte a malattie e hanno avuto minori probabilità di accedere a servizi sanitari di qualità; questo periodo di forte criticità ha evidenziato un fattore molto importante: quello relativo alle disuguaglianze presenti nei sistemi sanitari nazionali e negli accessi alle cure.
Secondo gli studi, infatti, il numero di morti causato dal virus è stato quattro volte superiore nei paesi a basso-medio reddito, rispetto ai paesi ricchi per via delle scarse condizioni abitative, di istruzione e sanitarie. L’obiettivo che l’OMS cerca di raggiungere è quello di evitare tutto questo, chiedendo ai leader di controllare che le condizioni di vita e di lavoro migliorino affinché tutti possano avere gli stessi accessi ai servizi sanitari. Non solo i governi però, sono chiamati a fare la loro parte, poiché ognuno di noi, attraverso semplici gesti quotidiani può contribuire alla salute nostra e del Pianeta e di conseguenza alla propria. Secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, la percentuale di decessi riconducibili a cause ambientali e all’inquinamento atmosferico, che causano cancro ai polmoni e malattie cardiache, è pari a13 milioni.
A tal preposito, l’OMS ha raccomandato cinque abitudini che ogni individuo dovrebbe rispettare, sottolineando come il prendersi cura di sé sia il primo passo concreto verso la salute del Pianeta:
– scegliere l’energia rinnovabile e spegnere la luce quando non è necessaria;
– smettere di fumare;
– acquistare meno plastica;
– camminare o usare la bici e scegliere i trasporti pubblici;
– evitare l’acquisto di cibi e bevande trasformate, scegliendo alimenti freschi
prodotti da esperti locali.
“Le scelte insostenibili stanno uccidendo il nostro pianeta e le persone – ha affermato Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’OMS -, per questo abbiamo bisogno di soluzioni per liberare il mondo dalla sua dipendenza e dai combustibili fossili, per immaginare di nuovo le economie e le società incentrate sul benessere e per salvaguardare la salute del pianeta da cui dipende la salute umana”.
Ricordare l’importanza della salute è un compito essenziale, che ci spetta ogni giorno, poiché la salute è come il denaro, non si ha una vera idea del suo valore fino a quando non la si perde.
Buona Giornata Mondiale della Salute a tutti.
Martina Riccheo