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Giornata mondiale della sclerosi multipla

“Il 30 maggio è la giornata Mondiale della Sclerosi Multipla. Si tratta di una patologia infiammatoria del sistema nervoso centrale, insorge ad ogni età e le donne sono doppiamente colpite rispetto agli uomini. La diagnosi precoce è fondamentale per evitare che la malattia evolva nella forma progressiva più pericolosa. Questa giornata è un’occasione per sensibilizzare il sostegno alla ricerca, anche attraverso le numerose iniziative che AISM – Associazione Italiana Sclerosi Multipla ha organizzato nel corso di questi giorni e che sempre riescono ad attivare una connessione tra le persone, come la campagna promozionale #MSConnections, e quest’anno Second Life For AISM 2023 con tantissimi eventi virtuali ai quali tutti possono partecipare. […]” -Ministro Locatelli

 Tipicamente la malattia si manifesta per la prima volta in età giovanile, tra i 20 ed i 40 anni, ma potrebbe manifestarsi anche molto più tardi, dopo i 50 anni.

A seguito dell’attacco da parte del sistema immunitario, si crea un danno tissutale che consegue la comparsa di diversi sintomi, in base a dove è sorto il problema. La componente infiammatoria può essere “riassorbita”, lasciando comunque delle cicatrici, le cosiddette “placche”.

Quali sono i sintomi?

La premessa è che i sintomi possono essere svariati, poiché dipendono fortemente da quale sia la parte interessata. In ogni modo, quelli più frequenti sono:

·       i disturbi della vista; 

·       le alterazioni della forza e/o della sensibilità; 

·       la fatica.

Per la diagnosi, bisogna rivolgersi da un neurologo dopo un’attenta valutazione, e soprattutto dopo un approfondito colloquio con quest’ultimo per poi procedere con la visita neurologica completa.

Delle possibili cause di questa malattia che sono state riscontrare, quindi che non dipendono solo dai propri geni ma anche da fattori esterni, sono:

·       le infezioni virali; 

·       il sovrappeso e l’obesità specie in età adolescenziale;

·       il deficit di vitamina D; 

·       il fumo di sigaretta; 

·       il vivere lontano dall’equatore.

La brutalità della malattia consiste nel fatto che questa sia cronica e che quindi non guaribile, ma si possono eseguire dei trattamenti che vadano a rallentarla e ad alleviarla. È una malattia che toglie tanto perciò la prevenzione resta sempre la risposta corretta ad ogni problema.

 

Tra le testimonianze di chi convive con le difficoltà e le privazioni di questa malattia, c’è quella di un nostro lettore: “Personalmente ci convivo da 18 anni e molto spesso mi sono accorto che non importa a nessuno o quasi che tu abbia una malattia molto spesso invisibile perché siamo nell’ era dell’apparire, della bellezza esteriore, del bicchiere tra le mani mentre ti fai un selfie..tutte cose lontane un miglio per chi come noi lotta per stare il più a lungo in piedi e non essere di peso per nessuno.”

 

Rossana Cristallo

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