A galoppo lungo la storia: nasce da una grande passione la realtà barlettana de “I Cavalieri del Mito”, associazione fondata da un gruppo di amici uniti dalla passione per il cavallo e per l’equitazione.
«In quanto barlettani siamo nati e cresciuti con il mito della Disfida di Barletta e con il sogno di impersonare un giorno i tredici cavalieri della celebre sfida» spiega Ruggiero Di Lernia, presidente dell’associazione. «Con questo faro, nel corso del tempo, abbiamo affinato la tecnica equestre adattandola ai canoni del combattimento medievale a cavallo, imparando ad eseguire cadute a comando tipiche degli scontri tra cavalieri».
Un percorso – quello dell’associazione barlettana – che nel corso del tempo ha portato il gruppo al di fuori dei confini cittadini, con la partecipazione a numerosi eventi tra cui il Palio di Ribusa della città di Stilo (Reggio Calabria), il Corteo storico di San Nicola a Bari, il Palio dell’Anello a Terlizzi, la sfilata degli Aragonesi a Napoli. Una vera chicca è stata la partecipazione ad una festa privata che si è svolta nel Castello di Corigliano D’Otranto, con esibizioni realizzate per turisti facoltosi provenienti dall’Arabia Saudita: i riscontri sono stati ottimi, riuscendo così a portare il nome dell’associazione e quello di Barletta sempre più lontano.
Ma naturalmente l’evento che resta maggiormente nel cuore è il corteo trionfale della Disfida di Barletta, a cui il gruppo presenzia dal 2014.
«Quest’anno torna il Certame – aggiunge Di Lernia – al quale parteciperemo con i nostri 8 binomi insieme ai cavalieri del team Nencini, mentre il Giuramento dei Cavalieri e il Corteo Trionfale ci vedrà pieni protagonisti con 12 binomi che accompagneranno Ettore Fieramosca, quest’anno interpretato dall’attore Giorgio Pasotti, nel Corteo per le vie della città. Come accade per i senesi nei confronti del Palio di Siena, per noi barlettani la Disfida non è solo un evento come altri ma costituisce l’elemento identificato della nostra città nel mondo: è nel nostro DNA, un fatto di sangue, di passione e di orgoglio, pertanto partecipare al Certame in veste di cavalieri ci onora sempre e sempre più fieri portiamo in alto il nome di Barletta e la storia della Disfida di pari passo con la nostra passione».