Tra i diritti di chi soffre di depressione rivestono notevole importanza quelli inerenti al lavoro. Trattandosi di una patologia psichica, infatti, il medico curante può decidere di lasciare a casa in malattia un lavoratore affetto da depressione.
L’iter consiste nella redazione del certificato dal proprio medico curante ed invio dello stesso telematicamente all’Inps, entro il giorno successivo dalla diagnosi della patologia.
Ovviamente, il lavoratore dovrà rispettare determinate fasce di reperibilità per un’eventuale visita fiscale da parte dell’Inps, cioè:
- dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 17:00 alle 19:00, per i lavoratori del settore privato;
- dalle 9:00 alle 13:00, e dalle 15:00 alle 18:00, per i dipendenti pubblici.
Però vi sono alcune eccezioni.
Il lavoratore può assentarsi durante le fasce di reperibilità qualora rischi la vita, abbia una gravidanza a rischio; la malattia sia conseguenza di un infortunio sul lavoro; la patologia derivi da cause di servizio; il lavoratore venga ricoverato in ospedale o sia colpito da eventi morbosi legati all’invalidità attestata; il soggetto depresso sia costretto a uscire di casa per partecipare a un’attività all’aperto per finalità terapeutiche.
Cari lettori, chiunque avesse bisogno di aiuto immediato, di seguito i numeri telefonici da poter contattare in caso di necessità:
- Telefono Amico: 199 284 284;
- SOS Depressione: 800 86 00 22.
avv. Lucia Lonigro