Il 3 Dicembre 1992 è una data storica perché segna una svolta nelle telecomunicazioni: viene inviato il primo SMS (Short Message Service). Fu Neil Papworth, un giovane ingegnere britannico, a inviare quel messaggio con le parole “Merry Christmas” (Buon Natale) a Richard Jarvis, un dirigente Vodafone. In quel momento nessuno poteva immaginare che il modo in cui ci scambiamo informazioni sarebbe cambiato totalmente. Infatti, oggi, a più di trent’anni di distanza, questo tipo di comunicazione scritta, che risulta semplice e concisa, continua ad influenzare le nostre vite nonostante la tecnologia si sia evoluta da allora.
Dopo l’invio del primo messaggio, il servizio degli SMS si diffuse rapidamente, specialmente a partire dagli anni ’90, quando i telefoni iniziarono a includere le tastiere fisiche per permettere agli utenti di inviare avvisi e informazioni tramite i propri dispositivi. All’inizio, i testi erano limitati a 160 caratteri ed il loro utilizzo era costoso, ma la praticità e l’immediatezza del servizio lo resero popolare in breve tempo. Infatti, nei primi anni 2000, l’uso degli SMS divenne un fenomeno globale, con miliardi di messaggi scambiati ogni giorno. Nel 2007, la quantità di avvisi e interazioni giornaliere a livello globale, toccò un record, con miliardi di messaggi scambiati ogni giorno.
Gli adolescenti furono tra i principali utilizzatori di questo mezzo, facendo nascere un vero e proprio linguaggio breve e diretto, fatto di emoticon, sigle come LOL (laughing out loud) ed emoji che rappresentano emozioni e stati d’animo: questo ha reso la comunicazione più informale, ma anche più immediata ed accessibile.
Inoltre, questo sistema di interazione iniziò ad essere usato anche dalle aziende per servizi come l’assistenza clienti, la pubblicità e le promozioni.
Con l’avvento degli smartphone e l’espansione di internet, ci fu un cambiamento drastico. Le app di messaggistica come Whatsapp, Facebook Messenger e Telegram, che offrivano una comunicazione gratuita e illimitata attraverso internet, iniziarono a rimpiazzare gli sms: queste piattaforme permettevano di inviare, oltre al testo, anche immagini, video, audio e documenti, superando tutte le limitazioni dei messaggi tradizionali.
Nonostante ciò, oggi gli sms tradizionali sono ancora usati in settori in cui la sicurezza è cruciale come le autenticazioni a due fattori, le comunicazioni di emergenza e le notifiche della banca o dei servizi di sanità.
Dunque, il 3 Dicembre rappresenta il cambiamento sociale e culturale portato da un’innovazione apparentemente semplice, ma che ha trasformato radicalmente il mondo della comunicazione e il modo in cui interagiamo. Quel primo messaggio, infatti, ha influenzato le abitudini e il linguaggio di intere generazioni, diventando la base dell’era digitale odierna.
Celeste Rutigliano
