Il 13 luglio si celebra la giornata mondiale del rock e tra tutte le celebrità che si sono fatte strada in questo genere, il mio tributo va a Kurt Cobain e alla sua storia piena di mostri e musica.
Kurt Donald Cobain nasce il 20/02/1967 da un’umile famiglia nello stato di Washington. Il contesto sociale in cui cresce non è di certo uno dei migliori; ad Aberdeen la percentuale di suicidi è altissima e crack e alcol fanno da cornice in questo contesto cupo e straziante. Kurt sin da bambino amava ascoltare i Beatles, gli AC/DC ma anche i Kiss, si mostrò molto affine alla musica, e infatti si approcciò alla chitarra e cominciò così a costruire il suo sogno.
Nel corso della sua storia artistica, riuscì a farsi strada sin da subito in quanto la sua personalità era ben definita e riusciva a colpire tutti. Iniziò a suonare con una band forte del tempo, riuscendo così a farsi conoscere da più gente. Questo fu un bel periodo per lui, dal punto di vista della carriera, ma una conoscenza sbagliata lo introdusse nel mondo della droga e della dipendenza, portandolo con il tempo al suo stesso declino. Kurt iniziò a guadagnare molto, ma le sue dipendenze lo portarono a vivere per strada e a fare la fame.
Con Chris Novoselic come bassista e Aaron Burckhard alla batteria, iniziò a suonare qualche pezzo nei vari locali. Man mano che crebbe la loro fama decisero di scegliere un nome per il gruppo, dopo tanti nomi scartati, arrivano a quello decisivo: “NIRVANA”, affermando così la band che ha fatto la storia del rock e della musica.
Kurt ebbe diversi problemi di salute, iniziò ad avvertire forti dolori allo stomaco che misero in crisi vari dottori che non riuscivano a stabilirne la causa e a dargli una cura. Durante un momento di profonda crisi, incontra Courtney Love cantante delle “Hole”, che diventerà poi sua moglie.
Quando Courtney rimase incinta, entrambi facevano uso di stupefacenti e continuare la gravidanza sarebbe stato molto rischioso, ma Courtney decise di andare avanti e alla nascita della bambina gli assistenti sociali la portarono via. Questo provocò in Kurt una forte crisi depressiva che lo portò a un uso ancora più pesante di droghe.
La carriera dei Nirvana andava a gonfie vele, ma i mostri interiori di Kurt ebbero la meglio; dopo essere stato salvato da un tentato suicidio, Kurt Cobain venne trovato morto nella sua casa di Seattle l’8 aprile del 1994.
La sua morte pose fine alla sua vita e diede inizio al mito.
Kurt Cobain entrò nel tragico “Club 27”; nell’anno della sua morte, infatti, venne coniata l’espressione con la quale, soprattutto in ambito musicale, rientravano tutti gli artisti morti all’età dei 27 anni. Prima di lui, sempre a causa di droga o suicidi, persero la vita altre leggende della musica come Brian Jones, Jimi Hendrix, Janis Joplin e Jim Morrison. Nel 2011, diciassette anni dopo la morte di Cobain, a perdere la vita fu Amy Winehouse.
Kurt visse un’esistenza fatta di successi lavorativi, ma questi non bastarono a placare la sua anima tormentata. Resta di lui il ricordo, la sua personalità e soprattutto la sua musica che dopo 30 anni continua ancora a incantare e ispirare le generazioni.