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La morte di Freddie Mercury

La sua vita e la sua carriera hanno rotto le convenzioni e aperto la strada alla consapevolezza della diversità e al bisogno umano e sociale della sua accettazione per poter vivere in un mondo migliore.

Freddie Mercury nasce a Zanzibar il 5 Settembre 1946 ed è stato uno dei cantanti più iconici e influenti della storia della musica rock. È conosciuto principalmente per essere stato membro della band britannica Queen, ma la sua carriera e il suo impatto vanno oltre il gruppo.

Oggi, 24 Novembre, nel 33° anniversario della sua morte lo ricordiamo per il contributo culturale e musicale e la sua personalità che ha ispirato milioni di persone in tutto il mondo.

La voce di Freddie Mercury, potente e versatile, lo ha reso uno dei più grandi cantanti della musica rock. Alcune delle sue canzoni più famose sono “Somebody to Love” e “We are the champions”, le quali ancora oggi sono leggende della musica mondiale.

Ciò che ha inciso molto nella formazione del suo personaggio fu il modo di stare sul palco, con performance in cui trasmetteva energia e coinvolgeva il pubblico, e che lo hanno trasformato in un’icona globale.

Freddie Mercury è stato anche un simbolo di autenticità e libertà. Nonostante le difficoltà legate alla sua sessualità, ha sempre avuto il coraggio di essere sé stesso, sfidando le norme sociali e diventando un simbolo per la comunità LGBTQ+. Morì a soli 45 anni a causa dell’AIDS, una malattia che, dopo la sua morte, ha suscitato una crescente consapevolezza globale sulla sua gravità.

La malattia che attacca il sistema immunitario, gli fu diagnosticata alla fine degli anni ‘80 ma fu mantenuta segreta fino a poco prima della sua morte. La sua condizione ha contribuito a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della prevenzione, della ricerca e della cura contro l’AIDS. In sua memoria è stata fondata la “Freddie Mercury Phoenix Trust”, un’associazione che ha contribuito a raccogliere fondi per trovare una cura.

Dopo la sua morte, Freddie Mercury ha ricevuto numerosi premi e tributi per celebrare la sua eredità culturale e musicale. Ricordiamo che nel 1992, si tenne il Freddie Mercury Tribute Concert, un grande evento benefico organizzato per raccogliere fondi per la ricerca sull’AIDS: si esibirono David Bowie, Elton John, George Michael e molti altri.

Ancora oggi i fan celebrano la sua figura leggendaria con eventi commemorativi; il mito dei Queen, infatti, non si è spento con lui, ma anzi è cresciuto e continua a vivere in canzoni immortali come “We Will Rock You” o “Bohemian Rhapsody” e nella forza di un uomo che ha lottato contro i pregiudizi del suo tempo.

La sua vita e la sua carriera hanno rotto le convenzioni e aperto la strada alla consapevolezza della diversità e al bisogno umano e sociale della sua accettazione per poter vivere in un mondo migliore.

Celeste Rutigliano

 

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