“Se la gioventù le negherà il consenso, anche l’onnipotente e misteriosa mafia svanirà come un incubo”. Le parole del magistrato Paolo Borsellino, che campeggiano sui cartelloni realizzati dagli studenti dell’istituto “G.De Nittis”, suonano oggi più attuali che mai.
Questa mattina, gli alunni delle classi 2ª e 3ª della Scuola secondaria di primo grado sono stati protagonisti di un ricco ed interessante incontro con la magistrata Annamaria Frustaci. Sostituto Procuratore della Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, la Frustaci ha dialogato con i ragazzi all’interno della Chiesa di S. Antonio di Barletta.
Al centro del confronto con gli studenti il libro “La ragazza che sognava di sconfiggere la mafia”, un racconto parzialmente autobiografico scritto dalla pm e letto con entusiasmo dai ragazzi durante le ore di lezione.
Lara, la protagonista del romanzo, è una tredicenne di un piccolo paesino calabro che decide di non arrendersi di fronte alla mafia e all’omertà. Così come fa una giovane Annamaria quando, ancora tra i banchi del liceo, dopo un incontro con il magistrato Gherardo Colombo, capisce che la sua strada sarebbe stata quella dell’antimafia. “Mi sono appassionata all’idea di voler fare questo lavoro tra i banchi di scuola. Negli anni 90 – racconta agli studenti – sono accadute vicende particolari, le stragi di Capaci e via D’Amelio tra le tante, che mi hanno fatto capire l’importanza e il valore della giustizia”.
Dopo la laurea in Giurisprudenza conseguita presso l’Università di Pisa con il massimo dei voti, nel 2010 diventa magistrato e sceglie di tornare nella sua Calabria per combattere la ‘ndrangheta. Lavora per anni al fianco del procuratore Nicola Gratteri, tra i magistrati italiani più conosciuti al mondo, e si occupa del maxi processo Rinascita Scott contro le cosche vibonesi. Diviene uno dei più importanti punti di riferimento della magistratura requirente calabrese, pagando però il prezzo di vivere sotto scorta.
“Parlare di un tema così delicato come quello della mafia con i lettori più giovani è sicuramente uno degli strumenti più efficaci per contrastare il fenomeno mafioso” – dichiara Frustaci.
Tante le domande degli alunni su legalità, giustizia, lotta alla criminalità e modelli da seguire. “Come si può contrastare la mafia nella vita quotidiana? – le chiede una studentessa. “Con le vostre scelte, con le vostre azioni quotidiane. Magistratura e forze dell’ordine intervengono quando è già stato commesso un reato, quando c’è già qualcosa che non va…Quello che potete fare voi con i vostri comportamenti è molto più efficace. Non siate indifferenti, abbiate il coraggio di prendere posizione e di dire no alla mafia”.
L’incontro, organizzato in collaborazione con il Presidio del Libro di Barletta, si inserisce all’interno del “Progetto Legalità 2024” dell’ I.C D’Azeglio – Denittis.
“Lo scopo di quest’iniziativa – ha dichiarato la Dirigente Scolastica Concetta Corvasce – non è soltanto quello di sollecitare i ragazzi affinché diventino dei bravi lettori e dei bravi cittadini. Quella di oggi è anche una giornata di orientamento, pensata per aiutarli a costruire il loro futuro sulla base dei modelli giusti”.
