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Converse All Star, le sneakers che sfidano il tempo

Le scarpe più iconiche della storia della moda rimaste una certezza nelle loro vesti originarie

Ci sono tendenze che esordiscono e scompaiono, e poi ci sono quelle che rimangono per sempre, generazione dopo generazione, come cristallizzate fuori dal tempo.

È il caso delle Converse All Star, tra le sneakers più iconiche della storia della moda, che dopo più di cento anni, sono rimaste una certezza incrollabile nelle loro vesti originarie.

La loro storia inizia nel 1917, per mano della Converse Rubber Shoe Company fondata da Marquis Mills Converse, in Massachusetts, che a quei tempi stava sperimentando un modello versatile, dalla suola spessa e la silhouette protettiva, che potesse diventare la nuova scarpa di punta dei giocatori di pallacanestro.

Nella prima Converse All Star della storia è racchiuso tutto l’impeto e la sfrontatezza di chi ha un grande sogno da realizzare: tomaia in tela grezza, suola in gomma e un’allacciatura fitta che si estende fino alla caviglia, abbracciandola. Una scarpa inusuale, che non subito riuscì a riscuotere il successo che ci si aspettava, ma che fece subito breccia nel cuore del giovanissimo Chuck Taylor, studente della Columbus High School, in Indiana, nonché promettente stella del basket. Il suo amore per le Converse All Star, da cui non si separava mai durante le partite e i tornei dell’istituto, era così grande che nel 1921 lo spinse direttamente presso l’azienda, per conoscerne l’autore e proporgli delle personalizzazioni. I pianeti si allinearono nel modo giusto per Chuck, che ottenne un impiego come addetto alle vendite e si dedicò con tutto sé stesso a diffondere il verbo di queste nuove, particolari calzature sportive, viaggiando per tutti gli Stati Uniti. Nel giro di un anno, dopo qualche accorgimento per la stabilità della calzatura, le Converse All Star erano già una certezza, e spiccavano ai piedi dei protagonisti del Converse Basketball Yearbook, un annuario che raccoglieva i ritratti dei più grandi campioni di pallacanestro di quell’epoca. Dieci anni più tardi, sulla caratteristica patch con la stella cominciò ad apparire proprio il nome di Chuck Taylor, il primo grande fan della Converse All Star, e colui che dedicò la sua vita a rendere quella calzatura inconsueta, un successo mondiale.

La sua fama non l’abbandonò mai, e accompagnò la sneakers americana su tutti i campi da basket degli anni Settanta, tutti le amavano grazie al loro prezzo accessibile, combinato ad un look disinvolto ed eclettico che si adattava a qualunque tipo di stile. Impeccabili e lucidissime ai piedi degli universitari Ivy Style e nella divisa sportiva di Danny Zuko – John Travolta – in Grease, negli anni Novanta le Converse All Star arrivarono inaspettatamente anche ai piedi di Kurt Cobain, nella loro veste più rovinata e malconcia – e per questo motivo, irresistibile. Il frontman dei Nirvana le indossò nel videoclip di quella che sarebbe diventata la loro hit più famosa, Smells Like Teen Spirit, così come durante i concerti e la vita privata, rendendole la calzature per eccellenza della sottocultura grunge.  Gli anni Duemila, catapultarono le Converse All Star ai piedi degli artisti più amati, dai Green Day alle star di Disney Channel, confermando il loro ruolo insostituibile nell’Olimpo delle calzature giovanili.

Infine, arrivò l’era delle collaborazioni di moda, che a partire dal nuovo millennio permisero loro di raggiungere un pubblico ancora più ampio. Tra queste, oltre a Gap, Missoni e Nintendo, impossibile non citare la partnership creativa con Comme des Garçons Play di Rei Kawakubo, iniziata nel 2009, che ha visto la partecipazione del celebre logo a forma di cuore con gli occhietti disegnato dall’artista polacco Filip Pagowski, posizionato lateralmente. Per poi passare alla liaison creativa con Off-White, fondato dal compianto Virgil Abloh, che nel 2018 diede vita alla Chuck 70 Vulcanized, una rivisitazione del modello All Star in gomma traslucida e suola vulcanizzata. Un modello di forte impatto, diventato velocemente un must have della scena streetwear, che ancora oggi fa gola ai collezionisti più ambiziosi.

Balenciaga, si è ispirato alla scarpa sportiva del Massachusetts per la sua Sneaker Paris, un modello che arriva già usurato, risparmiando agli appassionati di moda una fatica pluriennale.

Le Converse originali sono un investimento per anni, per cui decidendo di acquistarle non farti ingannare e impara a riconoscere le Converse false, ecco 6 punti essenziali da tenere a mente quando si decide di acquistarle:

  1. La scritta “CONVERSE ALL STAR”

Come si fa a riconoscere le imitazioni delle Converse? Dalla scritta, che in quelle vere si trova:

– sulla linguetta sotto forma di toppa;

– dietro sul tallone, sotto forma di scritta sulla gomma.

Le lettere dovrebbero essere nitide, molto ravvicinate, leggermente allungate e dare l’impressione che gli spazi tra di esse siano troppo piccoli. Da vicino, il pattern da cui sono cucite le lettere assomiglia un po’ a una catenella, mentre in quelle false le lettere sono di solito più dritte. Nelle scarpe originali, tra le parole „all” e „star” si trova la stellina, e a volte anche il simbolo R nel cerchietto, che indica che il marchio è stato registrato nell’apposito Ufficio Brevetti. Le scritte dovrebbero inoltre presentare bordi netti.

Lo sapevi che…?

Le Converse vere possono, ma non devono avere il simbolo „®” sotto la stellina sul retro della scarpa? Questo dipende dal periodo in cui un determinato paio di scarpe è stato prodotto. Le versioni recenti non possiedono più il marchio di registrazione nell’Ufficio Brevetti.

2. Il logo a forma di cerchio

Si trova soltanto nelle scarpe da ginnastica alte, e cioè nel modello amato dalle star! Vorresti acquistarle, ma hai paura delle imitazioni? Dopo aver letto questi suggerimenti, sicuramente saprai distinguere le Converse alte false da quelle originali. Il caratteristico cerchietto nelle Converse vere:

– è situato vicino alla caviglia, nella parte interna della tomaia;

– il suo diametro è tra 4,6 cm in su;

– è presente in entrambe le scarpe, per cui nelle Converse originali, quando metti insieme i piedi, i cerchietti con logo si uniranno.

Importante!

Nelle scarpe non originali, il cerchietto spesso si trova sulla parte esterna della tomaia! Inoltre, gli elementi sul cerchietto nelle Converse originali dovrebbero essere leggermente convessi.

3. La scritta “CONVERSE” sulla soletta interna

La soletta delle scarpe Converse possiede la scritta che non si sparpaglia ai lati. Capita che la lettera „o” è leggermente quadrata, e al suo centro è situata la stellina, ma non vale per tutti i modelli. Questa scritta è nitida e netta, grazie a ciò resterà visibile sulla soletta anche dopo anni di utilizzo.

Importante!

Nelle Converse vere, il colore della scritta sulla soletta non è mai sbiadito o sfocato!

4. Linee dritte e accurate

I bordi attorno alla suola sono un altro elemento caratteristico delle scarpe Converse.

Occhio:

nelle Converse vere, le linee sono di un colore intenso e sono nette, invece in quelle false le linee spesso si “sparpagliano” ai lati e il loro colore è sbiadito;

nelle Converse originali, vicino ai bordi non si vede neanche la più piccola quantità di colla, invece in quelle non originali spesso è presente della colla giallastra.

5. La suola

La suola delle scarpe Converse è solida ed è fatta di gomma. Se le scarpe emanano un odore forte di gomma scadente, probabilmente hai a che fare con un’imitazione. Controlla anche se sulla suola, vicino alla taglia, c’è il logo e la stellina in rilievo. Essi attestano l’originalità delle scarpe.

6. La confezione

Le scarpe Converse sono spesso confezionate nella scatola originale, solitamente di colore nero e oro o bianco e nero, munita del logo del marchio. Il produttore appone su ogni paio di scarpe un’etichetta speciale con indicazioni.

Insomma, fate buoni acquisti!

Iloveconverseallstars

Rosanna

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