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La stella di Mia Martini torna al Teatro Curci con Anna Rodia

Il Centro Studi Barletta in Rosa APS riporta a Barletta il concerto benefico “Non sono Mimì, ma” per la Chiesa di Sant’Andrea

Un profetico Mimmo Cavallo (cantautore italiano con una lunghissima carriera iniziata negli anni ’80) nel 2004 disse ad Anna Rodia “tu sei Mimì, senza il dilettantismo delle imitazioni” e in effetti, se Mia Martini e Anna sono ancora insieme sullo stesso palco ad incantare platee a distanza di quasi vent’anni, forse tutti i torti non li aveva.

Mimì è Domenica Rita Adriana Bertè in arte Mia Martini, Anna è Anna Rodia, cantante e straordinaria interprete che ieri sera ha stregato un Teatro Curci gremito in ogni ordine di posto, con il suo spettacolo “Non sono Mimì, ma…”, fortemente voluto e promosso dal Centro Studi “Barletta in Rosa A.P.S” della professoressa Maria Grazia Vitobello con il patrocinio del Comune di Barletta. Un evento benefico volto a raccogliere i fondi necessari alla realizzazione dell’illuminazione del coro ligneo e dell’altare maggiore della chiesa di Sant’Andrea a Barletta.

A fare gli onori di casa e a gestire tutti gli imprevisti e i fuori programma dell’eclettica protagonista, Christian Binetti, professionale ed empatica presenza fissa degli eventi promossi dall’associazione, mentre ad accompagnare la voce di Anna Rodia c’erano Adriano De Filippis alla batteria, Vincenzo Calderoni al basso, Pino Aceto alle tastiere e Roberto Lisi alla chitarra. Assente più che giustificato il pianista barlettano Pasquale Somma, coinvolto di recente in un progetto irrinunciabile a Catania.

La storia di Mia Martini è tristemente nota, ma quello che glisciacalli che l’hanno fatta morire (i responsabili delle dicerie secondo cui Mia Martini portasse sfortuna) non avevano previsto è che l’averci lasciato troppo presto e in un modo così profondamente sbagliato, hanno reso immortali non solo la sua arte ma la sua intera figura, facendo sì che la sua eredità risuonasse di generazione in generazione. Mimì non era solo un’interprete o un’artista ma una persona dotata di una sensibilità fuori dal comune e di un carisma umile e involontario che rendevano ogni sua apparizione in pubblico vibrante di un’energia rara. Ogni ingresso e ogni esibizione di Mia Martini erano accompagnati da un silenzio elettrico ricompensato dal suono inconfondibile di una voce plasmata da Madre Natura e da mille sigarette.

Lo spettacolo di Anna Rodia ripercorre la carriera di Mimì attraverso grandi classici ma anche scelte più di nicchia, passando per le collaborazioni con Murolo e con Renato Zero, fino a una pubblicazione postuma emozionante. La compenetrazione tra Anna e Mimì è lampante, e la sensazione forte che accompagna l’intero spettacolo è che ci sia qualcosa di più del desiderio di omaggiare una grande artista. Si percepisce un sentire comune, empatia, quasi la necessità di restituire a Mia Martini ciò che le è estato così vigliaccamente tolto: il suo posto nel mondo.

L’accoglienza del Teatro Curci è tutt’altro che formale, la compostezza di una serata elegante lascia presto il posto alla gioia calorosa e partecipata. Il teatro si riempie della voce del pubblico e degli applausi scroscianti che non si fanno attendere fin dai primissimi brani e Anna Rodia non fa complimenti: si prende palco e affetto restituendo tutto quello che ha: il desiderio profondo e incessante di rendere giustizia a Mimì. Lo fa senza imitare, ma mettendo sé stessa in Mimì e Mimì in se stessa, e proprio questo, forse, fa si che questa loro relazione funzioni da così tanto tempo.

Un concerto fatto da donne per le donne, che oltre alla causa locale della Chiesa di Sant’Andrea sposa una causa ben più terrena e sempre purtroppo in primo piano: la violenza sulle donne. Anna Rodia torna più volte sul tema e lo fa senza troppi fronzoli, ponendo l’accento non solo sulla violenza fisica, ma su quella più subdola e invisibile delle parole. Rodia sceglie inoltre di condividere il palco con le creazioni sartoriali dell’atelier Corallo Sartoria Italiana, bandiera dell’artigianalità pugliese con base a Roccaforzata, nel tarantino. Durante la serata, infatti, le creazioni di prêt-à-porter e di alta moda sfilano in due momenti diversi.

Al termine dello spettacolo la protagonista ci ha raccontato di aver sognato Mia Martini due volte, la prima da cui poi tutto è iniziato e anni dopo, quando stava pensando di smettere. Un tempismo impeccabile quello di Mimì, che ha trovato un modo tutto suo per farci sapere di aver ancora molto da dire e di volerlo fare, forse, proprio con la voce di Anna Rodia, che non sarà Mimì, ma.

Articolista di barlettaweb24, il primo quotidiano on line del gruppo, giovane e innovativo, si pone l’obiettivo di coinvolgere i lettori e renderli attivi e partecipi sul proprio territorio, attraverso notizie costantemente aggiornate e approfondite.

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