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La tutela del consumatore: il Codice del Consumo

In Italia non è sempre esistito un complesso di norme a tutela di consumatore. La rivoluzione è avvenuta con il “Codice del Consumo”, emanato nel 2005 (Decreto legislativo 6 settembre 2005, n. 206) e aggiornato successivamente.

Il Codice del Consumo consta di sei parti:

  • Parte I, dove sono presenti i diritti fondamentali e le definizioni;
  • Parte II, dove sono indicate norme sull’educazione, l’informazione, le pratiche commerciali e la pubblicità;
  • Parte III, che prevede i contratti di consumo;
  • Parte IV, che include la disciplina della sicurezza e della qualità dei prodotti;
  • Parte V, che menziona le associazioni dei consumatori, l’accesso alla giustizia e la class-action;
  • Parte VI, con le disposizioni finali.

All’interno del Codice del Consumo si trovano i diritti fondamentali riconosciuti a consumatori e utenti. Tra i vari diritti menzionati troviamo:

  • il diritto alla tutela della salute;
  • il diritto alla sicurezza e alla qualità dei prodotti e dei servizi;
  • il diritto all’adeguata informazione e ad una corretta pubblicità;
  • il diritto all’esercizio delle pratiche commerciali secondo principi di buona fede, correttezza e lealtà (aggiunto nel 2007);
  • il diritto all’educazione al consumo;
  • il diritto alla correttezza, alla trasparenza ed all’equità nei rapporti contrattuali;
  • il diritto alla promozione e allo sviluppo dell’associazionismo libero, volontario e democratico tra i consumatori e gli utenti;
  • il diritto all’erogazione di servizi pubblici secondo standard di qualità e di efficienza

Vediamo nello specifico in cosa consistono.

I cinque diritti fondamentali

 Secondo le direttive Comunitarie Europee, ci sono cinque diritti fondamentali dei consumatori:

  • La tutela della salute e della sicurezza dei consumatori: possono essere venduti solamente prodotti che non arrechino un pericolo per la salute di chi ne fruisce;
  • La tutela degli interessi economici dei consumatori: c’è un divieto generico di pubblicità ingannevole e le formulazioni fuorvianti nei contratti conclusi dai consumatori;
  • Diritto del consumatore all’informazione e ad adeguate istruzioni: i consumatori devono essere informati per poter scegliere fra i vari servizi loro offerti. Deve essere sempre presente un’informazione adeguata sul prodotto che si acquista;
  • Diritto al risarcimento: i consumatori devono avere un’assistenza e un risarcimento per prodotti difettosi o per danni risultanti all’uso di beni e servizi;
  • Rappresentanza e partecipazione: i rappresentanti dei consumatori devono partecipare al processo decisionale per le questioni che li interessano, a livello locale, nazionale o comunitario.

Dunque dal 2005 in poi noi consumatori siamo tutelati dalle normative nazionali e comunitarie che hanno sancito una serie di diritti inviolabili e speriamo che con il passare del tempo, potremo essere tutelati sempre di più, onde evitare raggiri da parte di alcuni furbetti.

Avv. Lucia Lonigro

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